Mesagne: Differenze 'mbrà revisiune

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Cu 'a soppressione de l'ordene de le Celestine, jndr'à 'u 1807 'u convende devendò sede de sotteprefetture e 'u 13 aguste 1813 passò a 'u Comune pe caserme de gendarmerie e pe priggiune distrettuale. Cu 'a restaurazione borboneche avenìe in parte 'mbiegate da le attane Scolopi cumme istitute scolasteche e da 'u 1873 a 'u 1933 avenìe destinate a asile e scole elemendare. 'Na vanne rumanìe 'nmbonde a 'u 1953, mendre l'otre avere devendate Municipie da 'u 1935.<ref>{{cita web|url=http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=71551|titolo=L'ex convento dei Celestini - Mesagne}}</ref>
 
==== Ex-conventoconvende deide domenicanile duminecane ====
ILe [[OrdineOrdene deide fratile predicatorifrate predicature|domenicaniduminecane]] giunseroarrevarene ajndr'à Mesagnecetate tra'mbrà il'u 1517 e il'u 1520, probabilmenteprobbabbilmende da BrindisiBrinnese, poiché il più vicino centro di irradiazione dell'Ordine. L'arciprete Centurione Sangiorgio accordò in uso la chiesetta della Santissima Annunziata ai frati, i quali vi costruirono per lo più un locus, ossia una casa, come fondazione iniziale. Una volta consolidatisi, nel 1530 chiesero e ottennero la donazione, da parte dell'arciprete De' Rinaldo, della chiesetta dell'Annunziata. All'epoca i frati, ancora senza alcun corpo di rendita, vivevano di sole elemosine, sufficienti, però, a costruire una nuova chiesa e il convento accanto a essa. Il suolo dove venne edificato fu acquistato dalle proprietà di Rinaldi e Roberto dello Diago e accresciuto tramite permuta col [[Chiesa di San Benedetto (Brindisi)|monstero di San Benedetto]] a [[Brindisi]]. Il convento aveva al piano terra il chiostro, il parlatoio, la sala del capitolo, il refettorio, la cucina, le cantine, il forno, i magazzini, le rimesse, il frantoio e le stalle. Invece nel piano superiore si trovavano il dormitorio, l’ospizio, la biblioteca, l’archivio e le sale di lettura. Nel corso del tempo vi furono diversi interventi che lo accrebbero e abbellirono, facendogli acquistare la sua fisionomia definitiva tra la seconda metà del Seicento e la prima del Settecento. Del convento, che si estendeva su un'area attorno ai 3500&nbsp;[[metro quadrato|m2]], rimangono attualmente molte vestigia esterne e interne, tra cui il refettorio e il chiostro cinquecentesco, in parte coperto e rovinato da sovrastrutture vinicole. Il chiostro presenta è circondato da campate con volte a crociera rette da peducci sulle pareti, mentre scaricano su pilastri tetrastili. La forma non è precisamente quadrangolare, poiché lungo 22,4&nbsp;[[metro|m]] da nord a sud con sei campate e cinque plinti, contro i 24,4 da est a ovest con sette campate e sei plinti. Le campate misurano 3,4&nbsp;m per lato, 5,4&nbsp;m in altezza e presentano dei motivi ornamentali a bassorilievo sulle chiavi di volta. Il cortile scoperto misura 17,2 per 13,5&nbsp;[[metro|m]] con un pozzo al centro.<ref>{{cita web|url=http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=97574|titolo=L'ex convento dei padri domenicani - Mesagne}}</ref>
 
==== Ex-convento dei Cappuccini ====