Ostune: Differenze 'mbrà revisiune

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Linea 2:
{{Divisione amministrativa
|Nome = Ostune
|Panorama = OstunibynightOstuni_in_Puglia.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Ostuni-Bandiera.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma = Ostuni-Stemma.png
Linea 11:
|Divisione amm grado 1 = Pugghie
|Divisione amm grado 2 = Brinnese
|Amministratore locale = GuglielmoGuglielme Cavallo
|Partito = [[centro-destra]]
|Data elezione =09-06-2019
|Data istituzione =
|Altitudine = 229
|Abitanti = 3098330376
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2019genbilmens/indexquery.htmlphp?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R16&Pro=P074&Com=12&anno=2021&submit=Tavola Dato Istat] - PopolazionePopolazzione residenteresidende ala 'u 31 ottobrescennare 2021 (date 2019provvisorie).
|Aggiornamento abitanti = 31-1001-20192021
|Sottodivisioni = [[VillanovaVillanove (OstuniOstune)|VillanovaVillanove]], [[Pilone (OstuniOstune)|Pilone]], [[RosaRose MarinaMarine]], LamaforcaLamaforche, [[CostaCoste MerlataMerlate]], [[Torre Pozzelle]], [[PascarosaPascarose]], [[RamunnoRamunne]]
|Divisioni confinanti = [[CarovignoCarovigne]], [[Ceglie MessapicaMessapeche]], [[CisterninoCisternine]], [[Fasane]], [[Martina FrancaFranghe]] (TA), [[San MicheleMechele SalentinoSalendine]], [[San VitoVite deide Normannile Normanne]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1259
|Nome abitanti = ostunesiostunise
|Patrono = [[santSand'OronzoOronze]], [[San BiagioBiagge vescovovescove e martire|san BiagioBiagge]]
|Festivo = 26 agostoaguste
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Ostuni (province of Brindisi, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione deld'u comune dide OstuniOstune nellajndr'à provinciaprovinge dide BrindisiBrinnese
}}
 
'''Ostuni''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[o'stuni]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=12 giugno 2013}}</ref>; ''Stune'' in dialetto ostunese) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:30376}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Brindisi]] in [[Puglia]].
'''Ostune''' (tagliàne: ''Ostuni'') éte 'nu comune [[Italie|tagliàne]] de 30.983 crestiáne jndr'â provinge de Brinnese.
 
Noto centro turistico, è detta anche ''la città bianca''<ref>{{Cita news|url=http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDCategoria=2699&IDNotizia=296082|accesso=2 gennaio 2010|titolo=Ostuni, torna lungo la cinta muraria il presepe vivente biblico|pubblicazione=La Gazzetta del Mezzogiorno|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140728215819/http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDCategoria=2699&IDNotizia=296082|dataarchivio=28 luglio 2014}}</ref> per via del suo caratteristico centro storico che nei tempi passati era interamente dipinto con calce bianca.
Ostune ète chiamate pure ''''A cetate vianghe''' pa caratteristiche ca tutte le casere ca stonne jndr'à 'u cendre storeche so appettate de vianghe purcè avène ausate 'a causce.
 
== Geografia fisica ==
{{Vedi anche|Geografia della Puglia}}
{{Citazione|Ostuni è la città panoramica per eccellenza, ogni casa è un belvedere, ogni trattoria è della Bellavista, ad ogni finestra v'è un poeta che guarda nella pianura sottostante gli ulivi che cangian colore a tutti i venti […] A Ostuni le case sono bianche, di latte e calce, sono bianche fino a far male agli occhi, sono candidi i muri, le finestre, le porte, le scale, tutto è inverosimilmente bianco. […] A Ostuni si va per capire cosa vuol dire stare al riparo dal sole […] per non desiderare più romanzi, per non pensare più a viaggi lontani, qui c'è il fascino di tutte le città dei mari del Sud, qui c'è l'equatore a portata di mano.|[[Ettore Della Giovanna]]}}
 
Ostuni sorge su tre colli ad un'altezza di 218 metri [[s.l.m.]]. È situato a 8&nbsp;km dalla costa [[Mare Adriatico|adriatica]]. La [[Murgia]], sulle cui propaggini sud orientali si trova la città, è una zona [[carsismo|carsica]] costituita essenzialmente da [[calcari]] cretacei. È perciò una zona piuttosto arida e priva di corsi d'acqua: al loro posto le cosiddette "lame", letti torrentizi a carattere stagionale, dai solchi poco profondi e dalle pareti ripide. Altra caratteristica geologica del territorio sono le "gravine", dei burroni carsici.
 
Le attività economiche più importanti sono il turismo e l'agricoltura (soprattutto [[Olea europaea|ulivi]] e [[vite (botanica)|viti]]). Importanti e numerose le presenze di strutture dette "[[masseria|masserie]]", ovvero antiche fattorie fortificate presenti sia nella selva ostunese che nella marina, dove si svolgeva l'attività agricola dei grossi proprietari terrieri.
 
=== Clima ===
Ostuni presenta un clima prettamente mediterraneo, tipico delle zone dell'estremo nord salentino e della bassa murgia; tuttavia presenta tratti continentali. Gli inverni sono relativamente rigidi con temperature che possono scendere anche di alcuni gradi sotto lo zero nelle giornate più fredde, ed estati particolarmente calde con valori che possono raggiungere i +40° nei giorni più caldi.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia del Salento|Storia della Puglia}}
{{Senza fonte|Il territorio di Ostuni era già frequentato nel [[paleolitico]] medio (50.000-40.000 anni fa) poi c'era il cacciatore [[neanderthal]]iano. La zona collinare, sede di numerose [[grotta|grotte]], offriva perfetti rifugi naturali per le primitive comunità umane.}}
 
Nel [[paleolitico]] superiore le tracce di presidi umani diventano più consistenti: gli scavi effettuati hanno permesso il rinvenimento di reperti ossei e ceramici. Tuttavia, la testimonianza più eclatante rimane il ritrovamento dello [[scheletro (anatomia umana)|scheletro]] della "[[donna di Ostuni]]", una donna di circa 20 anni prossima al parto e del suo [[feto]], scoperta fatta dal Prof. Donato Coppola dell'[[Università degli Studi di Bari|Università Aldo Moro]] di Bari nel 1991. Il corpo, deposto in una grande buca, è in posizione contratta, col capo ricoperto da una sorta di cuffia composta da centinaia di piccole conchiglie. L'appartenenza della donna ad un gruppo di cacciatori è documentata dai resti del [[corredo]], ossia [[selci]] e denti di [[cavallo]] e di [[bue]] primitivo. La [[sepoltura]], denominata Ostuni 1º, è unica al mondo: risalente a circa 28.000 anni fa (datazione radiocarbonica calibrata), è collocata nella [[grotta]] di Santa Maria di Agnano, presso l'omonima [[masseria]]. Un calco di questa sepoltura può essere esaminato presso il "[[Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale]]", nell'ex convento delle Monacelle, nel [[centro storico]] di Ostuni.
 
Al [[neolitico]] appartengono invece gli insediamenti di [[Lamaforca]] e San Biagio, mentre reperti dell'[[età del bronzo]] sono stati ritrovati negli scavi in zona Lama Morelli.
 
Il primo nucleo cittadino fu fondato dai [[Messapi]], un'antica popolazione illirica od anatolica che si stanziò nel [[Salento]] nel [[VII secolo a.C.]]; i Messapi furono abili costruttori di strade e città e scelsero l'ubicazione per la città in cima a un colle dalle pareti molto ripide (murex in [[lingua latina|latino]], da cui proviene per l'appunto il termine [[Murgia]]) molto interessante dal punto di vista strategico. Recenti scavi nei pressi del [[foro Boario]] (la zona prospiciente le mura medievali), hanno permesso il rinvenimento di tombe del [[IV secolo a.C.|IV]] – [[II secolo a.C.]], che documentano la presenza di un centro abitato, la cui estensione andava dai fianchi della collina alla piana digradante verso il [[mare]].
[[File:Ostunibynight.jpg|miniatura|Panorama della città bianca di notte]]
[[File:OSTUNI colonna di S. Oronzo.JPG|thumb|Veduta della piazza con la Colonna di Sant'Oronzo]]
[[File:Messapian pottery.JPG|thumb|left|Ceramica messapica]]
Nel [[III secolo a.C.]] anche il [[Salento]] fu conquistato dai [[Civiltà romana|Romani]] e con esso la città. Sul [[Storia romana|periodo]] le fonti dicono molto poco, probabili tracce rimangono in alcune [[masserie]], sorte sulle fondazioni di [[villa romana|antiche ville]]. Poco si sa anche riguardo all'etimologia della parola Ostuni: probabilmente, deriva dall'eroe eponimo Sturnoi, compagno di Diomede, che dopo la Guerra di Troia l'avrebbe fondata; successivamente i Romani la chiamarono "Sturninum". Il termine tuttavia potrebbe essere mediato dal [[lingua messapica|messapico]] o più probabilmente dal greco {{polytonic|ἄστυ νέον}} (''ástu néon'', in cui ''ástu'' = cittadella fortificata, ''néon'' = nuova).
 
=== Il Medioevo ===
[[File:England Normand cavalier 1066 Vinkhuijzen.jpg|thumb|left|upright=0.7|Cavalieri normanni]]
 
Con la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente|disgregazione dell'Impero d'Occidente]], Ostuni, come il resto d'Italia fu percorsa da [[Ostrogoti]], [[Longobardi]], [[Saraceni]] e strenuamente difesa dal potere imperiale esercitato dai [[Bizantini]]. Durante il periodo [[bizantino]], nell'[[876]] diventò [[diocesi]] e diede rifugio ai monaci [[basiliani]] provenienti da [[Siria]] ed [[Egitto]]; minacciati dall'espansione araba, ma soprattutto dall'[[iconoclastia]], i monaci si rifugiarono nelle stesse grotte che avevano dato rifugio agli uomini preistorici. Fra l'[[XI secolo|XI]] e il [[XII secolo]] i [[Normanni]] conquistarono gli insediamenti bizantini in Puglia unificandoli sotto la [[contea di Puglia]] istituita [[Roberto il Guiscardo]] e poi divenuta [[ducato di Puglia]]. I Normanni intensificarono inoltre la coltivazione dell'[[Olea europaea|olivo]] e provvidero a stabilire con precisione i confini della città. Nel [[XII secolo]] Goffredo III, [[conte di Lecce]] e funzionario del re [[Ruggero II di Sicilia]], con giurisdizione militare sulla [[Terra d'Otranto]], costruì un castello sulla cima del colle più alto di Ostuni; oggi di quella costruzione imponente e ben fortificata, rimangono solo una torretta e il giardino (Giardino Zurlo). Il feudo ostunese risulta di rilevante importanza militare, tanto da fornire al regno normanno dodici [[Cavalleria medievale|Cavalieri]] di cui alcuni ''extra moenia''. Ostuni viene integrata nell'ampio territorio della contea normanna di [[Lecce]] e nel [[Principato di Taranto]]. Con gli [[Hohenstaufen|Svevi]] Ostuni si sviluppò notevolmente. [[Federico II di Svevia]] intese liberare Ostuni dai suoi vincoli feudali e prendere sotto la sua diretta e particolare protezione la città facendo del suo castello assieme a quelli di [[Oria]], [[Taranto]] e [[Brindisi]] perno della difesa imperiale in [[Puglia|Apulia]] e rendendolo esente da tasse e controlli di funzionari. Gli abitanti di Villanova e di [[Carovigno]], inoltre, erano tenuti alla manutenzione castello di Ostuni, uno dei [[Castra exempta]] del [[Regno di Sicilia]]<ref>B. LIGORIO, ''Federico II. Ebrei, castelli e Ordini monastici in Puglia nella prima metà del XIII secolo'', prefazione di [[Simonetta Bernardi]], Artebaria ed., Martina Franca 2011.</ref>, difatti nel [[XII secolo]] il sistema portuale dell'area adriatica sotto l'autorità di Ostuni è ampliato dallo sviluppo della piccola Petrolla, oggi [[Villanova (Ostuni)|Villa Novaa]]<ref>L. PEPE, ''Storia della città di Villanova dalle origini al 1430'', Ostuni 1916, p. 17.</ref>. Indice dell'espansione sull'Adriatico di Ostuni.<ref>S. IURLEO, ''Villanova dalle Origini al 1650'', schena edit., Fasano 1985, pp. 21, 22.</ref> Nel 1182 Tancredi [[Conte di Lecce]] e signore di Ostuni, concede al vescovo ed ai cittadini ostunesi di fondare un centro presso ''San Nicola di Petrolla'' e di popolarlo<ref>J. MAIRE MARTIN, ''Les villes neve en Pouille au XIII siecle'', in ''“I borghi nuovi, secoli XII XIV”'', a cura di A. SETTIA, Cuneo 1993, p. 119.</ref>. È inoltre concesso un mulino ed un forno, riservandosi il diritto di amministrarvi la giustizia<ref>L. PEPE (a cura di), ''Libro rosso della città di Ostuni, codice diplomatico, compilato nel 1609 da Pietro Vincenti ed ora per la prima volta pubblicato con altri diplomi e note premesse le notizie bibliografiche del Vincenti da Ludovico Pepe'', Scuola Tipografica editrice Bartolo Longo, Valle di Pompei 1888.</ref>.
 
Il centro viene rilevato nel percorso di ritorno dalla terza crociata di Filippo II Augusto re di Francia nel 1191 ''et recedens, inde transitum fecit.. per villam que dicitur la Petrolle''<ref>C. Damiano Poso, ''Ostuni nel Medioevo. Lo sviluppo urbano del XIII secolo'', Università degli Studi di Lecce, Dipartimento di scienze storiche geografiche e sociali, Congedo Editore, Galatina 1997, pp. 170, 173.</ref>.
 
È l'imperatore [[Federico II di Svevia]] a dare la maggiore spinta propulsiva per lo sviluppo del casale. Il 9 ottobre 1239 Federico II ordina ad Andrea di Acquaviva, giustiziere di Terra d'Otranto di verificare perché il suo predecessore Filippo di Maremonte non sia riuscito a far ripopolare Petrolla nonostante il suo ordine.<ref>F. LIEBERMANN, in ''[[Monumenta Germaniae Historica|Monumenta Germanica Historiæ]], Scriptores'', XXVII Hannover 1885 (rist. a <!--Stuttgard-->Stoccarda 1935), p. 130.</ref> Il 29 febbraio 1240 rinnova l'ordine allo stesso giustiziere e richiede di far pervenire ''ad cameram nostram'' una relazione completa.<ref>L. PEPE, (a cura di), ''Documenti per la storia di Villanova sul porto di Ostuni'', ed. Vecchi, Trani 1884.</ref> Pervenuta puntualmente il 6 aprile 1240.
 
Ostuni si aprì al commercio con gli [[Angioini]], i quali costruirono nuove fortificazioni per la città e rifondarono, sulle rovine dell'antica [[Villanova (Ostuni)|Petrolla]], il porto di [[Villanova (Ostuni)|Villanova]] (la frazione costiera del paese).
 
La particolarissima conurbazione del [[borgo (geografia)|borgo]] [[medievale]], con le case addossate le une alle altre e la presenza di ''domus palatiate'' a più piani, risale proprio a questo periodo storico e si spiega sia con esigenze difensive sia col voler sfruttare appieno in larghezza ed altezza tutto lo spazio disponibile all'interno delle mura.
 
Ostuni fu circondata da nuove mura con [[torre|torrioni]] circolari in periodo [[Sovrani d'Aragona|aragonese]]: furono aperte quattro porte, delle quali oggi si conservano solo Porta Nova risalente al XII secolo e ricostruita nel XV secolo e Porta San Demetrio del XIII secolo.
 
=== Dal Rinascimento al Risorgimento ===
Tra la fine del [[XV secolo|XV]] e i primi decenni del [[XVI secolo]] gli esponenti di spicco della [[comunità ebraica di Ostuni]] si distinsero nel commercio di prodotti tessili. La comunità nel suo complesso era una delle più floride della [[Terra d'Otranto]] e non fu esente da persecuzioni da parte dei cristiani<ref>B. Ligorio, Ebrei e neofiti a Ostuni e Martina Franca tra XV e XVI secolo. Fonti per uno studio economico e sociale, in P. Cordasco - F. Pappalardo - N. Surico (a cura di), L'umanità dello scriba. Testimonianze e studi in memoria di Cesare Colafemmina, Bari 2015, pp. 226-278.</ref>.
Nel [[1506]] Ostuni passò al [[ducato di Bari]] di [[Isabella d'Aragona (1470-1524)|Isabella d'Aragona]] e della figlia [[Bona Sforza]]: sotto il dominio spagnolo cominciò così il periodo d'oro della città, sia dal punto di vista economico che culturale. I duchi concessero a Ostuni onori e privilegi, rafforzarono le fortificazioni delle mura cittadine e dotarono il litorale delle torri Pozzella (oggi diroccata) e San Leonardo. Il periodo rinascimentale corrisponde anche al massimo sviluppo urbanistico della città: il numero di abitanti tocca ormai quota 17.000. All'impianto medievale del centro storico si aggiungono numerosi nuovi edifici.
 
Ma nel [[XVII secolo]] cominciò una fase di declino: infatti nel [[1639]] [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]] d'[[Asburgo]], a fronte dei debiti per la [[guerra dei trent'anni]], vendette Ostuni agli [[Zevallos]], una famiglia di mercanti che trattò la città alla stregua di feudo personale: anche la popolazione crollò al di sotto dei 10.000 abitanti. Fu durante questo periodo storico che la [[peste]] imperversò nella zona, pur risparmiando proprio Ostuni: questo perché era invalso l'uso di imbiancare le abitazioni con la calce, in quanto disinfettante naturale. Questa pratica non solo bloccò il contagio, ma, protrattasi nel tempo, rende ancora oggi la ''Città Bianca'' così peculiare a distanza di secoli.
 
Con i [[Borbone di Napoli|Borboni]] la città fiorì nuovamente. Ostuni si espanse in direzione dei vicini colli di Casale, Cappuccini, Sant'Antonio e Molino a Vento. Il centro della vita cittadina si spostò da piazza del Moro all'odierna piazza Libertà, dove si trova oggi il Municipio (e una volta sede del Convento dei [[Francescani]]). Fu proprio in questa piazza che [[Giuseppe Greco (scultore)|Giuseppe Greco]], nel [[1771]], innalzò la colonna in onore di [[Sant'Oronzo]], il quale secondo la tradizione popolare aveva preservato la città dal contagio della peste.
 
Ai primi dell'Ottocento, sull'onda degli ideali dell'[[illuminismo]], anche Ostuni venne attraversata da tumulti insurrezionali: vennero fondati un circolo della [[Giovine Italia]] e una rivendita [[carboneria|carbonara]]. Durante questi moti Ostuni fu la prima città della Puglia a innalzare il tricolore.
 
=== Ostuni oggi ===
[[File:Ostuni.jpg|thumb|Vista di Ostuni]]
Dal [[secondo dopoguerra]] a ora, accanto allo sviluppo dell'[[agricoltura]] e dell'[[industria]] di trasformazione ad essa correlata ([[olio di oliva]], [[mandorle]], [[vino]]), la città è diventata una rinomata meta turistica, riuscendo a valorizzare i suoi beni culturali, storici e architettonici. Numerosi villaggi turistici, come ad esempio [[Rosa Marina]], di rilevanza internazionale, sono sorti sul litorale, uno dei più puliti della costa pugliese. Nel 2006 si è istituito sulla costa che confina con il comune di [[Fasano]] il [[Parco naturale regionale Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo]], area protetta di elevato interesse naturalistico e paesaggistico.
 
La caratteristica più peculiare del [[centro storico]], che così tanto affascinava i turisti, era l'imbiancatura a [[calce]] delle case fino ai tetti. L'uso, attestato sin dal [[Medioevo]], deriva, oltre che dalla facile reperibilità della calce come materia prima, dalla necessità di assicurare alle viuzze e agli ambienti ristretti di impianto medievale una maggiore luminosità, data dalla luce sia diretta che riflessa. Come già detto, questo costume ha rivestito anche un ruolo importante storicamente nel [[XVII secolo]], quando l'imbiancatura a calce fu l'unico modo per evitare che la peste dilagasse nella cittadina ed il contagio aumentasse sino a portarne la distruzione.
 
Questa pratica, oggi in declino tanto che il sindaco ha dovuto emanare un'ordinanza per farla tornare in auge<ref>{{Cita web|url=https://www.ostuninotizie.it/it/wp-content/uploads/2015/05/ordinanza-bianco-di-calce.pdf|accesso=30 aprile 2018|editore=Comune di Ostuni|titolo=Ordinanza bianco di calce n. 21 del 7 maggio 2015}}</ref>, fece sì che Ostuni fosse denominata ''Città Bianca'' o ''Città Presepe'', ed era una caratteristica che la rendeva riconoscibile e indimenticabile ai visitatori.
 
=== Simboli ===
[[File:Ostuni-Stemma.png|left|100px]]
 
Descrizione araldica dello stemma:
 
{{Citazione|D'azzurro a tre monticelli d'oro sostenenti tre torri dello stesso colore, finestrate di nero, la media più alta, circondato da due rami di quercia e d'alloro annodati da un nastro dai colori nazionali, sormontato dalla corona turrita|[http://www.comuni-italiani.it/074/012/stemma.html Comuni-Italiani.it]}}{{clear|left}}
 
Descrizione araldica del gonfalone:
 
{{Citazione|Riproduce lo stemma e l'iscrizione centrata "Città di Ostuni", su un drappo partito verticalmente di azzurro e giallo riccamente ornato di ricami d'argento. Le parti di metallo e i nastri saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della città e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dei colori nazionali e fregiati di argento|[http://www.comuni-italiani.it/074/012/stemma.html Comuni-Italiani.it]}}{{clear|left}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
Nel [[centro storico]] di Ostuni vi sono le seguenti chiese:
[[File:Ostuni BW 2016-10-17 14-59-09.jpg|thumb|upright=0.9|Il rosone della [[Concattedrale di Ostuni|concattedrale]]]]
[[File:Ostuni BW 2016-10-17 14-55-31.jpg|thumb|upright|La [[Concattedrale di Ostuni|concattedrale]]]]
[[File:Puglia Ostuni5 tango7174.jpg|thumb|upright|La chiesa di San Vito Martire]]
 
* La ''[[concattedrale di Ostuni]]'', posta alla sommità del colle più alto, fu iniziata nel [[1435]] e completata tra il [[1470]] e il [[1495]]. Ha una bellissima, caratteristica [[facciata]] di tarde forme [[Gotico|gotiche]], tripartita da [[Lesena|lesene]]. La parte centrale termina con un [[Timpano (architettura)|timpano]] formato da due archi inflessi, le ali con due mezze lunette; timpano e lunette hanno un bellissimo coronamento gotico, che si prolunga sui fianchi e attorno al transetto, di archetti trilobi a profilo seghettato su mensole scolpite. La [[facciata]] è aperta da tre eleganti portali ogivali (nella lunetta di quella mediano, [[bassorilievo]] raffigurante la ''Madonna col Bambino in gloria'') sormontati ciascuna da una [[Rosa (simbolo)|rosa]], di cui quella centrale a 24 raggi, notevolissima per dimensione e ricchezza d'intagli. Altre belle rose sono nelle testate del [[transetto]]. L'interno, a [[croce latina]] a tre navate su colonne, è rifatto in ariose e solenni forme [[Settecento|settecentesche]], con soffitto piano dipinto e belle cappelle barocche (presso l'ingresso, colonna della costruzione primitiva). Al termine della [[navata]] sinistra è un [[altare]] in legno del [[1734]] con ''busti dei santi Oronzo, Biagio e Agostino''. Nell'[[abside]] [[Coro (architettura)|coro]] in [[legno]] di noce riccamente intagliato ([[XVII secolo]]). Nella navata destra ''sepolcro del vescovo Filo'' ([[1720]]) e nell'ultima cappella c'era una ''Madonna col Bambino e Santi'', di [[Jacopo Palma il Giovane]] (trafugata). L'Archivio capitolare possiede oltre 200 pergamene dal [[1137]]. Il rosone della chiesa è il secondo più grande d'Europa, dopo quello della [[chiesa di Santa Maria del Pi]] di [[Barcellona]]<ref>{{cita web|url=https://www.cct-seecity.com/2014/08/la-citta-bianca|titolo=La Città Bianca|editore=cct-seecity.com}}</ref>.
* il ''monastero delle Carmelitane'', del [[Settecento]], a cui è annessa la ''chiesa di San Vito martire'' in [[barocco leccese]] (nota anche come Santa Maria Maddalena), del [[1750]]-[[1752]], dalla fastosa facciata curvilinea con fastigio spezzato, ricco finestrone centrale e cupola a mattonelle policrome. All'interno notevoli il pulpito ligneo del [[Seicento|‘600]], il monumento funebre di ''Cono Luchino Del Verme'' ([[1747]]) e i sontuosi altari barocchi di [[Francesco Morgese]] ([[1763]]), le cui tele, opera di [[Domenico Lettieri]] ([[1760]]) sono conservate nell'adiacente ''[[Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale]]''.
* la ''chiesa di San Giacomo di Compostela'' o dei [[Cosma e Damiano|Santi Cosma e Damiano]], eretta nel [[1423]]; dell'originaria costruzione conserva nella [[facciata]] l'architrave del portale e il soprarco ogivale scolpito, e una finestra ornata nell'[[abside]].
* la ''chiesa di San Francesco d'Assisi'', di fondazione medievale, ma con facciata del [[1882]]: nell'interno settecentesco conserva in controfacciata il dipinto ''Mosè che spezza le tavole della legge'' (scuola di [[Luca Giordano]]), le statue lignee dell’''Immacolata'' di [[Giacomo Colombo]] ([[1719]]) e di ''Sant'Agostino'' ([[XVIII secolo]]) e il busto di ''San Giuseppe col Bambino Gesù'' (scuola napoletana del [[XVII secolo|Seicento]]) e di ''San Giuseppe'';
* la ''chiesa dello Spirito Santo'' ([[1637]]) ha un bel [[portale]] [[Rinascimento|rinascimentale]] con [[bassorilievo|bassorilievi]] attribuibili al [[XV secolo]], di gusto ancora [[tardogotico]]: nella lunetta, ''Dormitio Virginis''; nel timpano, ''Incoronazione di Maria e Annunciazione''. All'interno, ''Madonna col Bambino e i santi Elisabetta, Anna e Gioacchino'', dipinto di [[Fra Giacomo da San Vito]];
* la ''chiesa di Santa Maria della Stella'' prima si chiamava Santa Maria della Porticella, perché vi si trovava una piccola porta di età angioina di accesso alla città. La facciata ha un portale sormontato dalla statua della Madonna della Stella. All'interno c'è un altare in legno, e nella nicchia troneggia la statua della Madonna della Stella;
 
Nella parte moderna dell'abitato si trovano:
* la ''chiesa dei Cappuccini'' (o Santa Maria degli Angeli) del [[1585]], nella quale si conserva una bella tela di scuola napoletana del [[Seicento|‘600]];
* la ''chiesa dell'Annunziata'', eretta nel [[1196]] e trasformata in stile barocco dai frati Riformati nel [[1668]]; nell'interno, da notare una cappella della navata d. con crociera affrescata nel [[XVI secolo]] ''(Dottori della Chiesa)''; coro ligneo cinquecentesco con pannelli a bassorilievo (''Annunciazione'' e i ''Santi Francesco e Antonio''). La ''Deposizione'' di [[Paolo Veronese]] ([[1570]]), trafugata nell'ottobre del [[1975]], è stata recuperata nel marzo del [[1977]]; l’''Annunciazione'' dell'altare maggiore è di [[fra Giacomo da San Vito]]; la ''Natività di Maria'' è attribuita a [[Corrado Giaquinto]]. In sagrestia ''Ultima Cena'' di [[Barnaba Zizzi]].
* la "chiesa della Madonna del Pozzo" situata nella zona del circuito, dove ogni sabato viene instaurato il mercato cittadino. Chiesa Moderna ed essenziale nelle forme.
* la "chiesa di San Luigi Gonzaga", situata nel pieno centro della parte moderna della città, in via Carlo Alberto, è una delle parrocchie più grandi di Ostuni, coprendo gran parte della zona moderna.
 
In collocazione più periferica:
* la ''chiesa di Santa Maria la Nova'', a km 1.5 in direzione di [[Carovigno]], a sinistra della strada, eretta nel [[1561]], con portale ogivale, un occhio e coronamento ad archetti, sorge all'ingresso d'una grotta naturale, con tracce d'affreschi del [[XII secolo|XII]]-[[XV secolo]] (''Cristo, la Vergine, San Giovanni Battista'');
* il ''santuario di Sant'Oronzo'', situato in una conca tra due speroni delle [[Murge]], fu eretta nella seconda metà del [[Seicento|‘600]] davanti a una caverna ove il Santo avrebbe trovato rifugio. A sinistra della chiesa si sale per una scalinata a una fonte intermittente ritenuta miracolosa;
* la ''chiesetta di San Biagio in Rialbo'', del [[XII secolo]], presso la ''masseria Pizzicucco'', di difficilissimo accesso, con una grotta naturale (tracce di affreschi bizantineggianti).
 
=== Architetture civili ===
[[File:Puglia Ostuni1 tango7174.jpg|thumb|Piazza della Libertà]]
[[File:Ostuni BW 2016-10-17 14-15-33.jpg|thumb|upright|Colonna di Sant'Oronzo]]
[[File:OSTUNI colonna di S. Oronzo2.JPG|thumb|upright|Particolare della Colonna di Sant'Oronzo]]
[[File:OSTUNI - Monumento ai caduti.JPG|thumb|upright|Monumento ai caduti (1923)]]
[[File:OSTUNI - via Continelli Bixio.JPG|thumb|upright|Via Continelli Bixio, nel centro storico]]
[[File:OSTUNI - vico Lorenzo Santalari.JPG|thumb|Vico Lorenzo Santalari]]
* ''Villa Nazareth'': costruita nel [[1957]] da Don Raffaele Pomes, inizialmente per ritrovo sociale, poi modificato in edificio medico psicopedagogico, per dare la possibilità a bambini disagiati, che avevano problemi familiari o scolastici e che comunque avevano comportamenti deviati. È stata luogo di vari incendi, l'ultimo dei quali ha leso il solaio del corridoio del primo piano il 4 febbraio [[2009]]. Nel 2012 è stata acquistata da un privato, tutt'oggi è una struttura socio assistenziale per anziani.
* ''Conceria del Tabacco'': costruito negli [[Anni 1920|anni venti del Novecento]], era un edificio di rilevante importanza poiché ospitava tutto il [[tabacco]] necessario alla creazione di sigarette per la popolazione. All'interno si nota la presenza del montacarichi, utile per trasportare le merci da un piano all'altro. Verso la metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]] la figlia di un impiegato resta accidentalmente schiacciata dal montacarichi. Da quel momento l'edificio è stato abbandonato.
* Le ''mura aragonesi'' che cingono la città vecchia: visibili per lunghi tratti, sono rafforzate da torrioni circolari. A est si apre la ''porta di San Demetrio'' ([[XV secolo]]), sul lato ovest ''Porta Nova'' ([[XV secolo]]).
 
Il [[borgo (geografia)|borgo]] antico offre molti aspetti pittoreschi dovuti alla eccezionale conservazione delle caratteristiche costruttive del luogo e delle peculiarità urbanistiche.
Si incontrano alcuni esempi di dimore signorili:
* il [[barocco]] ''palazzo ducale Zevallos'';
* il ''palazzo Siccoda'' ([[1575]]) in via Cattedrale 35;
* nella piazzetta della Cattedrale si fronteggiano i settecenteschi edifici del ''Palazzo Vescovile'' e del ''vecchio Seminario'', collegati con vivo effetto pittorico dall’''arco Scoppa'';
* nel vico Castello, scarsi avanzi del ''Castello'', eretto nel [[1148]] da [[Goffredo III d'Angiò|Goffredo III]], [[conte di Lecce]] e di Ostuni, e demolito nel [[1559]] per far posto all'episcopio.
* nel borgo antico, i palazzi nobiliari delle famiglie degli Aurisicchio, degli Ayroldi, dei Bisantizzi, dei Falghieri, dei Ghionda, dei Giovine, degli Jurleo, dei Palmieri, dei Petrarolo, dei Siccoda, degli Urselli, degli Zaccaria.
 
Talvolta spiccano solo gli interessanti portali barocchi scolpiti nella tenera pietra locale e inseriti con gusto nel bianco delle pareti:
* il ''portale di palazzo Falgheri'' ([[XVI secolo]]) in via A. Giovine 27;
* i ''portali del palazzo Ghionda-Pomes'' e della ''casa Molendino'' in via F. Bax 5-7;
* il ''portale rococò del palazzo Bisantizzi'' in via A. Petrarolo 34-36.
 
Il monumento simbolo di Ostuni è la ''[[Guglia di Sant'Oronzo]]'', alta&nbsp;m 20.75, di [[Giuseppe Greco (scultore)|Giuseppe Greco]] ([[1771]]), dall'esuberante decorazione barocca: a mezz'altezza le statue dei ''Santi Biagio, Irene, Gaetano e Lucia''.
 
==== Masserie ====
Il territorio è costellato di numerose [[masseria|masserie]], alcune di importanza storico-architettonica e fondamentali per comprendere le strutture sociali e produttive della zona:
* la ''masseria Santa Caterina'', sulla [[strada statale 16 Adriatica]] in direzione [[Carovigno]], dall'aspetto di un fortilizio con alta torre ottagonale ([[XVI secolo|XVI]]-[[XIX secolo]]);
* la fortificata ''masseria Lo Spagnulo'' (dal proprietario il feudatario [[Saverio Lopez y Royo]]), sulla [[strada statale 16 Adriatica]] in direzione di [[Fasano]] e poi all'interno, con un corpo centrale dall'aspetto di un fortilizio (all'interno bello scalone settecentesco di accesso all'edificio principale del [[1680]]) e [[torre|torre di avvistamento]] di impostazione medievale.
* la ''masseria Carestia'' ([[1754]]-[[1777]]) con interessanti elementi architettonici e decorazioni scultoree originali;
* la ''masseria Ottava'', costituita da una torre fortificata del [[XVI secolo]], che ha anche nelle sue pertinenze una chiesetta medievale di fondazione [[Angioini|angioina]] ([[XIV secolo]]) con interessante portale decorato con motivi a zig-zag.
* la ''masseria Cappuccini'', costituita da un gruppo di trulli, del ([[XVII secolo]]) con interessante aia risalente al XVII secolo.
* la ''masseria Ferri'', costituita da un gruppo di trulli a cono, del ([[XVIII secolo]]) con interessante chiesa medioevale e decorazioni scultoree originali.
* la masseria Tolla.
 
=== Siti archeologici ===
* il ''[[Montalbano (Fasano)#Il Dolmen|dolmen di Montalbano]]'' (detto erroneamente di Cisternino, e noto localmente come ''Tavola dei Paladini''), è in contrada "occhio piccolo", presso l'abitato di [[Montalbano di Fasano]]; è di grandi proporzioni (altezza 145&nbsp;cm; lastrone di copertura 200x300&nbsp;cm circa), danneggiato in tempi recenti con la distruzione del ''dromos''.
* il ''[[Parco archeologico e naturalistico di Santa Maria D'Agnano]]'' presenta i resti di un insediamento [[messapi]]co, raggiungibile dalla [[strada statale 16 Adriatica]] Ostuni-[[Fasano]]. Conserva la grotta-santuario rilevante per il ritrovamento della delle ossa della "gestante di Ostuni", giovane donna partoriente di 25&nbsp;000 anni fa, attualmente custodita nel Museo.
* la ''[[Torre San Leonardo]]'', torre di avvistamento antisaracena, è in località [[Pilone (Ostuni)|Pilone]];
* il ''Castello di [[Villanova (Ostuni)|Villanova]]'' sorge presso il mare, ove si apre un porticciolo. [[Villanova (Ostuni)|Villanova]] venne fondata nel [[1277]] da [[Carlo I d'Angiò]] sul luogo dove, verso la fine del [[XII secolo]], [[Tancredi di Sicilia|Tancredi conte di Lecce]] aveva costruito la città di ''Petrolla'', presto scomparsa a causa delle incursioni.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Ostuni}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Dati ISTAT aggiornati al 31/12/2018. La popolazione straniera residente era di {{formatnum:1411}} unità, pari al 4,6% della popolazione totale. Le nazionalità residenti più rappresentate erano:
 
* [[Marocco]]: 268;
* [[Romania]]: 243;
* [[Regno Unito]]: 153;
* [[Albania]]: 124;
* [[Nigeria]]: 83;
* [[Germania]]: 45;
* [[Georgia]]: 37.
 
La grande [[Inglesi|comunità inglese]] di Ostuni, superiore alla quantità presente in grandi città come [[Napoli]] o [[Trieste]], è dovuta alla "migrazione" di varie famiglie del [[Nord Europa]], specialmente provenienti dal [[Regno Unito]] e dalla [[Germania]], che, attirati dalla bellezza del territorio e dal clima favorevole, hanno acquistato ville e palazzi in città e nei dintorni. Questo fenomeno è stato definito "Salentoshire", nome ironico in contrapposizione con il "Chiantishire", che interessava la suddetta area della [[Toscana]].<ref>{{cita web |autore = Chiara Maffioletti |url = http://viaggi.corriere.it/viaggi/vacanze/2012/corriere-salento/corriere-salento.shtml |titolo = Salentoshire: masserie e trulli, gli indirizzi dell'estate |sito= [[Corriere della Sera|viaggi.corriere.it]] |data = 18 giugno 2013 |accesso = 7 settembre 2014}}</ref><ref>{{cita web |autore = Giacomo Susca |url = http://www.ilgiornale.it/news/politica/benvenuti-nel-salentoshire-low-cost-che-sfida-romagna-2-1039394.html |titolo = Benvenuti nel "Salentoshire" il low cost che sfida la Romagna |sito= [[Il Giornale|ilgiornale.it]] |data = lunedì 21 luglio 2014 |accesso = 7 settembre 2014}}</ref><ref>{{cita web |lingua = en |url = http://www.friendsoffai.org/where-we-go_2007-southern-apulia.php |titolo = Southern Apulia / Balbianello Circle Tours / Spring Tour 2007 |sito = [[Fondo Ambiente Italiano|friendsoffai.org]] |accesso = 7 settembre 2014 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140907212614/http://www.friendsoffai.org/where-we-go_2007-southern-apulia.php |dataarchivio = 7 settembre 2014 }}</ref>
 
=== Lingue e dialetti ===
Sebbene sotto il profilo geografico e culturale Ostuni vada considerato il più settentrionale comune del [[Salento (regione)|Salento]], da un punto di vista linguistico il dialetto ostunese rappresenta un [[Dialetti della Puglia#Gruppo di transizione apulo-salentino|idioma di transizione apulo-salentino]] poiché presenta forti influenze da parte non solo del [[dialetto salentino|salentino]] di matrice brindisina - soprattutto nella cadenza, nei termini e negli articoli maschili singolare e plurale (''lu'' e ''li'') - ma anche del [[dialetto barese]] e, in misura minore, del [[dialetto tarantino]], specie sotto il profilo fonetico e vocalico. Particolare è il trattamento delle vocali finali: Ostuni è da segnalare come l'ultimo centro della Puglia adriatica in cui esse sono ridotte alla vocale indistita ''ë'', ma ciò non vale per -a finale e per le parole terminanti in -lu. Infine le vocali toniche risultano pronunciate ancora secondo il modello della Puglia centro-settentrionale, ossia sulla base dell'isocronismo sillabico, per cui sono chiuse in sillaba terminante con una vocale (ad es. bé-ne, dó-po) e aperte in sillaba terminante con consonante (ad es. quèl-lo, sòt-to). Ostuni costituisce l'ultimo luogo in cui sono vitali queste caratteristiche di tipo prettamente pugliese, perché già nella vicina [[Carovigno]] il dialetto è di tipo completamente salentino, con vocali aperte e mancanza della caduta delle vocali finali.
 
== Cultura ==
=== Scuole ===
Nel comune sono presenti: tre scuole primarie, due scuole secondarie di primo grado e otto istituti secondari di secondo grado:
 
==== Scuole secondarie di secondo grado ====
* Liceo Classico "A.Calamo"
* Liceo Scientifico "L.Pepe"
* Liceo Scientifico-Tecnologico "L.Pepe"
* Ist. Tecnico Commerciale-Ragioneria "J.Monnet"
* Ist. Tecnico per Geometri "J.Monnet"
* Ist. Tecnico Commerciale- Sezione Turistica "J.Monnet"
* Ist. Tecnico Agrario "E.Pantanelli"
* Ist. Tecnico Industriale "E.Pantanelli"
 
=== Cinema ===
Ad Ostuni sono stati girati i seguenti film:
* ''[[Anni ruggenti (film)|Anni ruggenti]]'' nel [[1962]];
* ''[[Il Saprofita]]'' nel [[1974]];
* ''[[Palermo Milano solo andata]]'' nel [[1995]];
* ''[[Figli di Annibale]]'' nel [[1998]];
* ''[[Il grande botto (film 2000)|Il grande botto]]'' nel [[2000]];
* ''[[Un difetto di famiglia]]'' nel [[2002]];
* ''[[2061 - Un anno eccezionale]]'' nel [[2007]];
* ''[[Mia madre (miniserie televisiva)|Mia madre]]'' nel [[2010]].
A Ostuni sono state girate anche alcune pubblicità per la televisione: il gelato [[Coppa del nonno]], l'[[Alfa Romeo 145]], la Lancia Ypsilon e il [[Limoncè]].
 
=== Cucina ===
{{Vedi anche|cucina salentina|cucina pugliese}}
I piatti tipici della cucina pugliese assumono un ruolo chiave anche nella cucina ostunese.
{{cn|Il famoso piatto [[fave e cicorie]] è originario proprio della città bianca.}}
Le orecchiette al ragù con polpette, le pettole, le "pucce" sono tipiche di questa zona.
{{cn|Famosa è anche la [[focaccia ostunese]], che si differenzia da quella barese per l'aggiunta della mozzarella.}}
 
==== Vino ====
{{Vedi anche|Appia dei Vini}}
[[File:Appia dei vini.jpg|200px|right|I comuni membri dell'Appia dei vini]]
Nel territorio di Ostuni è possibile produrre [[Aleatico di Puglia riserva|Aleatico di Puglia Doc]], [[Ostuni Ottavianello|Ostuni Doc]], [[Brindisi Rosso|Brindisi DOC]], [[Puglia Igt]].
 
Lungo la Strada [[Appia dei vini]], di cui il comune è membro, esistono varietà indigene di [[vitigno|vitigni]]:
* [[Malvasia nera di Brindisi]],
* [[Sangiovese]];
* [[Negroamaro]];
* [[Ottavianello]].
 
=== Eventi ===
 
* {{senza fonte|Dal 2007 si tiene nella città la manifestazione culturale "Un'emozione chiamata libro". Personalità del calibro di [[Roberto Saviano]], [[Serena Dandini]] o [[Margaret Mazantini]] hanno partecipato più volte a quest'iniziativa di rilevanza nazionale.}}
* [[File:Settimana ostuni2.JPG|thumb|La settimana dei bambini del mediterraneo.]]
In autunno si svolge la ''Settimana dei bambini del Mediterraneo''<ref>[http://www.sanvitoinrete.it/specials/iniziative_esterne/settimana_dei_bambini/2010/index.html Sito ufficiale] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101018113943/http://www.sanvitoinrete.it/specials/iniziative_esterne/settimana_dei_bambini/2010/index.html |data=18 ottobre 2010 }}; [http://archivio.pubblica.istruzione.it/news/2000/ostuni.shtml pubblica.istruzione.it]</ref>, evento [[educativo]] che si realizza anche in altri comuni del [[Salento]] ([[Ceglie Messapica]], [[Cisternino]], [[Oria]], [[San Michele Salentino]], [[San Pancrazio Salentino]], [[San Vito dei Normanni]]), coinvolgendo molte scuole pugliesi con la partecipazione di delegazioni dei bambini di vari stati del [[Mar Mediterraneo#Stati affacciati sul Mediterraneo|Mediterraneo]].<ref>[http://www.rainews24.it/ran24/rainews24_2007/magazine/agridossier/15092010.asp rainews24.it]</ref>, e con particolare attenzione per i bambini immigrati<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.urpcomunediostuni.it/main/ComunicatiStampa/docs/2010/settembre/SettimanaBambini1.htm urpcomunediostuni.it] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. Vi partecipano vari esperti del mondo dell'infanzia provenienti anche dall'estero. La Settimana si rifà principalmente al lavoro realizzato in vita dallo scrittore per l'infanzia [[Gianni Rodari]], e ha come finalità l'educazione alla pace e all'[[intercultura]]. I bambini provenienti dai paesi del Mediterraneo sono ospiti delle famiglie di Ostuni e dei paesi dei dintorni, svolgono attività insieme ai bambini del luogo, e partecipano insieme al "Consiglio Comunale dei Ragazzi".
 
== Economia ==
{{Vedi anche|Economia della Puglia}}
{{F|centri abitati della Puglia|marzo 2018}}
L'economia ostunese è cresciuta considerevolmente negli ultimi dieci anni. Fino alla prima metà degli [[anni 1990|anni novanta del Novecento]] l'economia locale era basata sull'[[agricoltura]] (famosi i suoi uliveti), dalla seconda metà degli anni novanta ad oggi si è sviluppato molto il [[settore terziario]] e la creazione di piccole e medie imprese volte a creare nuovi posti di lavoro e a far aumentare la produttività locale. Notevoli sono le esportazioni di [[olio di oliva]], sia in territorio nazionale che internazionale.
 
=== Agricoltura ===
[[File:Albero di Olea Europea - Ceglie Messapica (Puglia).jpg|thumb|Un olivo secolare]]
 
Il [[Agricoltura|settore agricolo]] occupa un discreto numero di lavoratori. Si basa principalmente sulla coltura dell'[[Olea europaea|olivo]], della [[Vitis|vite]], di vaste coltivazioni [[orticoltura|ortive]], del [[Prunus avium|ciliegio]] e del [[Prunus dulcis|mandorlo]]. Gli agricoltori, inoltre, non risentono pesantemente degli effetti causati dai periodi di [[siccità]] perché possono utilizzare l'acqua dalle numerose acque sorgentizie. Nel territorio è molto attivo anche l'[[allevamento]] di [[Equus caballus|cavalli]] purosangue di razza [[Murgese]], e i tipici allevamenti naturali e prevalentemente biologici di [[Ovis|ovini]], [[Sus domesticus|suini]] e [[Caprinae|caprini]].
 
=== Industria ===
Ostuni, grazie alla sua posizione geografica favorevole, ha avuto negli ultimi decenni un discreto sviluppo nei rami dell'[[industria]] e del [[commercio]]. Sono presenti sul territorio del comune anche numerose attività industriali, attive nei settori dell'[[Industria alimentare|alimentare]], dell'[[abbigliamento]], della [[Meccanica applicata|meccanica leggera]], della plastica e delle [[costruzioni]]. Il commercio rappresenta, dopo il [[turismo]], il ramo di attività più cospicuo e può contare sull'organizzazione di varie mostre e fiere durante l'anno, che attraggono aziende da tutto il [[Mezzogiorno (Italia)|Sud Italia]].
 
=== Turismo ===
[[File:Ostuni BR.JPG|thumb|Panorama di Ostuni fino al mare]]
Ostuni è una meta turistica conosciuta sin dagli [[Anni 1930|anni trenta del Novecento]]. Il comune si fregia della [[bandiera Blu]]<ref>{{Cita web|1=http://www.feeitalia.org/doc/2009/BF09_spiagge.pdf|accesso=3 gennaio 2010|titolo=Mappa delle Bandiere Blu in Italia per il 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100331192307/http://www.feeitalia.org/doc/2009/BF09_spiagge.pdf|dataarchivio=31 marzo 2010|urlmorto=sì}}</ref> e le cinque vele di [[Legambiente]]<ref>{{Cita web|1=http://www.urpcomunediostuni.it/main/eventi/2009/GuidaBlu2009.htm|accesso=3 gennaio 2010|titolo=A Ostuni sventolano le cinque vele - Comune di Ostuni|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090923010711/http://www.urpcomunediostuni.it/main/eventi/2009/GuidaBlu2009.htm|dataarchivio=23 settembre 2009|urlmorto=sì}}</ref> per la pulizia delle acque della sua costa e per la qualità dei servizi offerti. Nel [[2005]] inoltre la regione Puglia ha riconosciuto il comune come "località turistica".<ref>{{Cita web|1=http://osservatoriocommercio.regione.puglia.it/orc/cms/osservatorio/registroCitta/index.html/|accesso=3 gennaio 2010|titolo=Albo delle città d'arte e turistiche - Regione Puglia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090307081322/http://www.osservatoriocommercio.regione.puglia.it/orc/cms/osservatorio/registroCitta/index.html|dataarchivio=7 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Attraversata dalla [[strada statale 16 Adriatica]], Ostuni è anche raggiungibile dalla [[strada statale 379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne]].
Inoltre, il comune è dotato di una circonvallazione che consente di evitare il centro cittadino.
 
La [[stazione di Ostuni|stazione ferroviaria di Ostuni]], distante circa 4&nbsp;km dal centro cittadino, sorge sul tronco Bari-Lecce della [[Ferrovia Adriatica|linea adriatica]], servita dalle [[Ferrovie dello Stato]].
 
L'unico mezzo urbano oltre i vari servizi di taxi è un servizio di autobus che collega le principali vie di Ostuni a Villanova e al cimitero comunale.
 
Durante la stagione estiva i mezzi urbani che collegano Ostuni con le marine raddoppiano, portando più di 4 linee urbane. Il comune di Ostuni, in accordo con la Società Trasporti Pubblici di Brindisi, ha promosso un servizio di trasporto urbano notturno gratuito che collega tutte le marine di Ostuni con la città. {{Cita web|url=https://www.ostuninotizie.it/attualita/2019/06/20/la-stp-rinnova-le-corse-per-le-marine-di-ostuni/|titolo=La STP rinnova le corse per le marine di Ostuni}}
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michele Coppola |Inizio = 4 ottobre 1988 |Fine = 27 maggio 1989 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michele Coppola |Inizio = 3 ottobre 1989 |Fine = 18 settembre 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michele Zurlo |Inizio = 18 settembre 1990 |Fine = 21 dicembre 1992 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Domenico Tanzarella |Inizio = 21 dicembre 1992 |Fine = 27 giugno 1994 |Partito = [[Partito Socialista Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Lorenzo Cirasino |Inizio = 5 luglio 1994 |Fine = 25 maggio 1998 |Partito = [[Partito Democratico della Sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Lorenzo Cirasino |Inizio = 25 maggio 1998 |Fine = 15 gennaio 2002 |Partito = [[Democratici di Sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Clara Minerva |Inizio = 15 gennaio 2002 |Fine = 11 giugno 2002 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Domenico Tanzarella |Inizio = 14 giugno 2002 |Fine = 14 giugno 2004 |Partito = [[Democratici di Sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Domenico Tanzarella |Inizio = 14 giugno 2004 |Fine = 8 giugno 2009 |Partito = [[Democratici di Sinistra]]<br />[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Domenico Tanzarella |Inizio = 8 giugno 2009 |Fine = 11 giugno 2014 |Partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianfranco Coppola |Inizio = 11 giugno 2014 |Fine = 6 febbraio 2019<ref>{{Cita news|url=http://www.brindisireport.it/politica/dimissioni-consiglieri-comune-Ostuni.html|titolo=scioglimento del consiglio per dimissioni dei consiglieri}}</ref>|Partito = [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rosa Maria Padovano|Inizio = 7 febbraio 2019 |Fine = 9 giugno 2019 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref>{{cita news|url=https://www.ostuninotizie.it/news/attualita/2019/02/07/ostuni-sciolto-il-consiglio-comunale-e-nominata-la-commissaria-prefettizia-si-tratta-del-dott-ssa-rosa-maria-padovano/|titolo=sciolto il consiglio comunale e nomina e nominata la commissaria prefettizia, si tratta della dott.ssa Rosa Maria Padovano}}</ref> }}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Guglielmo Cavallo |Inizio = 9 giugno 2019 |Fine = ''in carica''|Partito = [[Centro-destra]] <ref>[[Direzione Italia|DI]], [[Lega Nord|Lega]], [[Forza Italia (2013)|FI]] e 2 civiche</ref>|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
Nel [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1976|1976]] Ostuni ha ospitato i [[campionati del mondo di ciclismo su strada]], che videro la vittoria del belga [[Freddy Maertens]].
 
Il 22 maggio [[1996]] la 4ª tappa del [[Giro d'Italia 1996|Giro d'Italia]] è partita e si è conclusa ad Ostuni con la vittoria di [[Mario Cipollini]].
 
Ad Ostuni ha sede la società [[Ostuni Sport|A.S.D. Ostuni 1945 Calcio]], nata nel [[1945]]. Il massimo campionato raggiunto dal club è stata la IV serie, nel 1952-1953 (11º posto) e nel 1953-1954; in seguito la squadra ha militato nei campionati regionali sino all'approdo in Serie D agli inizi degli anni ottanta del [[XX secolo]] e successivamente tra la fine degli anni novanta e il 2000.
 
La seconda squadra di calcio della città è la Robur Ostuni, fondata nel 2005. Nella località è presente anche una squadra di [[calcio a 5]], l'Olympique Ostuni, che gareggia nel campionato di C1.
 
Per quanto riguarda il [[basket]], ha sede nel comune l'[[Assi Basket Ostuni]], fondata nel 1982 la quale nel 2010 ha raggiunto il Campionato Professionistico di LegaDue, piazzandosi tra le prime 8 in classifica ed accedendo ai Play Off promozione per la Massima Serie, e la rinominata Cestistica Ostuni, mentre tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta ad Ostuni, la squadra femminile di Basket, raggiunse il campionato Nazionale di serie A/2.
 
Le squadre di pallavolo che rappresentano Ostuni sono: la Polisportiva 2000 Ostuni e la Lightning Pallavolo.
 
Le principali strutture sportive sono: Lo stadio comunale dotato di terreno in erba e con una capienza di 2.200 posti, il palazzetto dello sport da 1200 posti, il palazzetto tensostatico da 450 posti, una piscina comunale coperta e il circolo tennis.
 
== Note ==
<references/>
 
== 'Ndruche pure ==
* [[Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni]]
* [[Parco Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo]]
* [[Villanova (Ostuni)]]
* [[Rosa Marina]]
* [[Pilone (Ostuni)]]
* [[Pietre d'inciampo in Puglia]]
 
== Otre pruggette ==
{{interprogetto|voy}}
 
== Collegaminde fore a Uicchipèdie ==
* {{Collegamenti esterni}}
* ''[http://www.ostunipocket.it/ OstuniPocket]'', guide turisteche de carte e online (patrocinate da 'u comune)
 
{{Provinge de Brinnese}}
{{Salende}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Pugghie}}
{{Comune tagliàne cu 'a bandiera blu}}
 
[[Categoria:Ostune| *]]
[[Category:Comune d'a provinge de Brinnese]]
[[Category:Comune d'a Pugghie]]