Mesagne: Differenze 'mbrà revisiune

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==== Ex-convende de le duminecane ====
Le [[Ordene de le frate predicature|duminecane]] arrevarene jndr'à cetate 'mbrà 'u 1517 e 'u 1520, probbabbilmende da Brinnese, ca ere 'u cendre cchiù vecine de irradiazione de l'ordene.
Le [[Ordene de le frate predicature|duminecane]] arrevarene jndr'à cetate 'mbrà 'u 1517 e 'u 1520, probbabbilmende da Brinnese, ca ere 'u cendre cchiù vecine de irradiazione de l'ordene. L'arciprete Centurione Sangiorgio accordò in uso la chiesetta della Santissima Annunziata ai frati, i quali vi costruirono per lo più un locus, ossia una casa, come fondazione iniziale. Una volta consolidatisi, nel 1530 chiesero e ottennero la donazione, da parte dell'arciprete De' Rinaldo, della chiesetta dell'Annunziata. All'epoca i frati, ancora senza alcun corpo di rendita, vivevano di sole elemosine, sufficienti, però, a costruire una nuova chiesa e il convento accanto a essa. Il suolo dove venne edificato fu acquistato dalle proprietà di Rinaldi e Roberto dello Diago e accresciuto tramite permuta col [[Chiesa di San Benedetto (Brindisi)|monstero di San Benedetto]] a [[Brindisi]]. Il convento aveva al piano terra il chiostro, il parlatoio, la sala del capitolo, il refettorio, la cucina, le cantine, il forno, i magazzini, le rimesse, il frantoio e le stalle. Invece nel piano superiore si trovavano il dormitorio, l’ospizio, la biblioteca, l’archivio e le sale di lettura. Nel corso del tempo vi furono diversi interventi che lo accrebbero e abbellirono, facendogli acquistare la sua fisionomia definitiva tra la seconda metà del Seicento e la prima del Settecento. Del convento, che si estendeva su un'area attorno ai 3500&nbsp;[[metro quadrato|m2]], rimangono attualmente molte vestigia esterne e interne, tra cui il refettorio e il chiostro cinquecentesco, in parte coperto e rovinato da sovrastrutture vinicole. Il chiostro presenta è circondato da campate con volte a crociera rette da peducci sulle pareti, mentre scaricano su pilastri tetrastili. La forma non è precisamente quadrangolare, poiché lungo 22,4&nbsp;[[metro|m]] da nord a sud con sei campate e cinque plinti, contro i 24,4 da est a ovest con sette campate e sei plinti. Le campate misurano 3,4&nbsp;m per lato, 5,4&nbsp;m in altezza e presentano dei motivi ornamentali a bassorilievo sulle chiavi di volta. Il cortile scoperto misura 17,2 per 13,5&nbsp;[[metro|m]] con un pozzo al centro.<ref>{{cita web|url=http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=97574|titolo=L'ex convento dei padri domenicani - Mesagne}}</ref>
 
Le [[Ordene de le frate predicature|duminecane]] arrevarene jndr'à cetate 'mbrà 'u 1517 e 'u 1520, probbabbilmende da Brinnese, ca ere 'u cendre cchiù vecine de irradiazione de l'ordene. L'arcipretearciprevete Centurione Sangiorgio accordòaccurdò in usoause la'a chiesettachiesette dellad'a SantissimaSandissime AnnunziataAnnunziate aia fratile frate, ile qualiquale vionne costruironocostruite per lo più un'nu locus, ossiacioé una'na casacase, comecumme fondazionefunnazione iniziale. Una volta consolidatisi, nel 1530 chiesero e ottennero la donazione, da parte dell'arciprete De' Rinaldo, della chiesetta dell'Annunziata. All'epoca i frati, ancora senza alcun corpo di rendita, vivevano di sole elemosine, sufficienti, però, a costruire una nuova chiesa e il convento accanto a essa. Il suolo dove venne edificato fu acquistato dalle proprietà di Rinaldi e Roberto dello Diago e accresciuto tramite permuta col [[Chiesa di San Benedetto (Brindisi)|monstero di San Benedetto]] a [[Brindisi]]. Il convento aveva al piano terra il chiostro, il parlatoio, la sala del capitolo, il refettorio, la cucina, le cantine, il forno, i magazzini, le rimesse, il frantoio e le stalle. Invece nel piano superiore si trovavano il dormitorio, l’ospizio, la biblioteca, l’archivio e le sale di lettura. Nel corso del tempo vi furono diversi interventi che lo accrebbero e abbellirono, facendogli acquistare la sua fisionomia definitiva tra la seconda metà del Seicento e la prima del Settecento. Del convento, che si estendeva su un'area attorno ai 3500&nbsp;[[metro quadrato|m2]], rimangono attualmente molte vestigia esterne e interne, tra cui il refettorio e il chiostro cinquecentesco, in parte coperto e rovinato da sovrastrutture vinicole. Il chiostro presenta è circondato da campate con volte a crociera rette da peducci sulle pareti, mentre scaricano su pilastri tetrastili. La forma non è precisamente quadrangolare, poiché lungo 22,4&nbsp;[[metro|m]] da nord a sud con sei campate e cinque plinti, contro i 24,4 da est a ovest con sette campate e sei plinti. Le campate misurano 3,4&nbsp;m per lato, 5,4&nbsp;m in altezza e presentano dei motivi ornamentali a bassorilievo sulle chiavi di volta. Il cortile scoperto misura 17,2 per 13,5&nbsp;[[metro|m]] con un pozzo al centro.<ref>{{cita web|url=http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=97574|titolo=L'ex convento dei padri domenicani - Mesagne}}</ref>
 
==== Ex-convento dei Cappuccini ====