Mesagne: Differenze 'mbrà revisiune

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Sus ale parete laterale, addò apprime stavane altare laterale, osce a die stonne nicchie cu murature bugnate ca ospitane statue de le Sande. L'altare sus tène ìnìarche a seste acute, da addò accumenze 'na volte a botte e, de late, 'na statue ca raffigure 'a Madonne d'a Grazie. Seconde 'na tradizione andiche, 'u martedì apprisse Pasche le cetadine celebrane 'a Madonne d'a Grazie scenne in pellegrinagge jndr'à chiesere cu 'u stesse nome, a [[San Pitre Vernoteche]].<ref>{{cita web|url=http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=97870|titolo=La chiesa della Madonna della Grazia - Mesagne}}</ref>
 
==== Ex-conventoconvende deide Celestinile Celistine ====
La'A costruzione deld'u conventoconvende deide le [[Congregazione deide le CelestiniCestine|CelestiniCelestine]] sise dividedevide injndr'à duedoje periodiperiode. In precedenza i Celestini, giunti a Mesagne nel XIV secolo, dimoravano in un Cenobio presso la chiesa di San Bartolomeo. Il primo va dal 1608 e il 1616 e ha condotto a tutta l'ala dell'edificio che si affaccia su via Roma e su Piazza Garibaldi, mentre nella prima metà del Settecento furono edificate le ali sud e ovest. Nell'ala sud, affacciata sul giardino del convento, furono ricavate delle spaziose celle per i monaci. Sono dello stesso periodo la costruzione del chiostro e dell'artistica scalinata per il piano superiore. Da sud ovest sporge una torre che venne costruita per servizi igienici e accanto a essa si sviluppa il prospetto posteriore (occidentale). Questo si divide in due ordini lungo una linea irregolare con due balconi laterali e una balconata centrale ad angolo su una rientranza. A destra e a sinistra vi sono due archi su rispettive porte e finestre decorate. Nel 1889 l'Arciconfraternita di Sant'Antonio, che aveva qui un oratorio, aggiunse un vano dalla forma cubica all'angolo tra piazza Cavour e via G. D’Ocra. Il convento venne dichiarato regio per via dei nobili che ospitò nel tempo, tra i quali Vincenzo Imperiali principe di [[Francavilla Fontana]], don Salvatore Spinelli vescovo di [[Lecce]], il principe Goffredo di Migliano e [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] di Borbone. Con la soppressione dell'ordine dei Celestini, nel 1807 il convento divenne sede di sottoprefettura e il 13 agosto 1813 passò al Comune per caserma di gendarmeria e per prigioni distrettuali. Con la restaurazione borbonica venne in parte impiegato dai padri Scolopi come istituto scolastico e dal 1873 al 1933 fu destinato ad asilo e scuola elementare. Una parte lo rimase fino al 1953, mentre l'altra è diventata Municipio dal 1935.<ref>{{cita web|url=http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=71551|titolo=L'ex convento dei Celestini - Mesagne}}</ref>
 
==== Ex-convento dei domenicani ====