Frangaville Fundane: Differenze 'mbrà revisiune

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Linea 1:
{{ST}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Frangaville Fundane
|Panorama=Centro storico Francavilla 1.JPG
|Didascalia=
|Bandiera=Francavilla Fontana-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Francavilla Fontana-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
Linea 12:
|Divisione amm grado 1=Pugghie
|Divisione amm grado 2=Brinnese
|Amministratore locale=AntonelloAndonelle Denuzzo
|Data elezione=24-6-2018
|Data istituzione=
|Altitudine=
|Abitanti=3601135935
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2019gen/index.html DatoDate Istat] - PopolazionePopolazzione residenteresidende ala 'u 31 lugliodecemmre 2019.
|Aggiornamento abitanti=31-712-2019
|Sottodivisioni=Bax Capece
|Divisioni confinanti=[[Ceglie MessapicaMessapeche]], [[GrottaglieVurtagghie]] (TA), [[LatianoLatiane]], [[ManduriaMandurie]] (TA), [[OriaOrie]], [[San MarzanoMarzane dide San GiuseppeGesèppe]] (TA), [[San Michele SalentinoSalendine]], [[Sava (ItaliaItaglie)|Sava]] (TA), [[Villa CastelliCastidde]]
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=1286
|Diffusività=,
|Nome abitanti=francavillesifrangaveddise
|Patrono=[[MariaMarije SantissimaSandissime dellad'a FontanaFundane]]
|Festivo=14 settembresettemmre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Francavilla Fontana (province of Brindisi, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione deld'u comune dide FrancavillaFrangaville FontanaFundane nellajndr'à provinciaprovinge dide BrindisiBrinnese
}}
 
'''Francavilla Fontana''' ({{IPA|franka'villa fon'tana}}, ''Francaìdda'' {{IPA|[fɾaŋka'iɖɖa]}} in dialetto francavillese, fino al [[1864]] chiamata ''Francavilla'') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:35935}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Brindisi]] in [[Puglia]].
'''Frangaville Fundane''' (in tagliàne '''Francavilla Fontana''') éte 'nu comune [[Itaglie|tagliáne]] de 36.011 crestiáne.
 
È soprannominata la ''Città degli Imperiali'',<ref>{{Cita news|url=http://www.ilbrindisino.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1516:francavilla-fontana-concorso-citta-di-francavilla-fontana-premio-terra-degli-imperiali&catid=39:cultura&Itemid=89|titolo=Francavilla Fontana: concorso “Città di Francavilla Fontana- Premio Terra degli Imperiali”|pubblicazione=Il Brindisino.it|accesso=7 luglio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119150927/http://www.ilbrindisino.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1516:francavilla-fontana-concorso-citta-di-francavilla-fontana-premio-terra-degli-imperiali&catid=39:cultura&Itemid=89|dataarchivio=19 gennaio 2012}}</ref> in onore dei [[Imperiale (famiglia)|principi Imperiali]] che governarono la città ininterrottamente per circa due secoli, portando il feudo all'apice della potenza. Francavilla Fontana divenne in quel periodo uno dei maggiori centri culturali e industriali dell'area (nell'[[XIX secolo|Ottocento]] fu eletta capoluogo di [[Circondario di decentramento amministrativo|circondario]]).<ref>{{Cita web|http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Francavilla_Fontana|accesso=3 agosto 2009|titolo= Guida Wiki di Francavilla Fontana}}</ref>
 
La città è situata nella penisola salentina, a 35&nbsp;km a ovest del [[Brindisi|capoluogo provinciale]] e a 35 da [[Taranto]], lungo l'antico tracciato della [[Via Appia Antica|via Appia]], ed è il terzo comune più popoloso della provincia.
 
Importante centro [[agricoltura|agricolo]], [[artigianato|artigianale]], [[industria]]le (piccole e medie imprese) e [[commercio|commerciale]], è sede della [[Fiera Nazionale dell'Ascensione]], terzo polo fieristico regionale dopo [[Bari]] e [[Foggia]].<ref name="Sito Fiera dell'Ascensione" >{{Cita web|1=http://nuke.fierascensione.com/Home/tabid/466/language/de-DE/Default.aspx|accesso=3 agosto 2009|titolo=Sito della Fiera Nazionale dell'Ascensione|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081205124845/http://nuke.fierascensione.com/Home/tabid/466/language/de-DE/Default.aspx|dataarchivio=5 dicembre 2008|urlmorto=sì}}</ref> Nel [[2009]] ha ottenuto dalla Regione Puglia il riconoscimento di "città d'arte".<ref>{{cita web|url=http://osservatoriocommercio.regione.puglia.it/wp-content/uploads/2010/05/Francavilla-F..pdf|titolo=Ordinanza sindacale|accesso=26 luglio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120202235411/http://osservatoriocommercio.regione.puglia.it/wp-content/uploads/2010/05/Francavilla-F..pdf|dataarchivio=2 febbraio 2012}}</ref>
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{Vedi anche|Geografia della Puglia}}
[[File:Agro francavillese.JPG|thumb|left|Scorcio dell'agro francavillese]]
[[File:Francavilla dalla campagna.png|thumb|Città vista dalla campagna]]
Il territorio di Francavilla Fontana si estende prevalentemente in direzione nord-sud ed ha una superficie totale di 175,25&nbsp;km². A caratterizzare l'agro francavillese, specie nel versante nord,<ref>Nel versante nord, infatti, la pietra si presta più facilmente alla costruzione dei trulli.</ref> è la presenza di numerosi [[Trullo|trulli]].<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.32.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref><br />
L'uso del suolo è estremamente variabile e comprende colture arboree come [[Oliveto|oliveti]], [[Vigneto|vigneti]], [[frutticoltura|frutteti]] e [[coltivazioni erbacee|colture erbacee]].
I suoli sono calcarei o moderatamente calcarei con percentuale di carbonati totali che aumenta all'aumentare della profondità.<ref>{{cita web|url= http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2195.htm|titolo= Sottosistema di paesaggio del Salento Orientale|accesso= 28 giugno 2009|editore= biopuglia.iamb.it|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110401201146/http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2195.htm|dataarchivio= 1º aprile 2011}}</ref> Vi è la presenza di [[calcare|calcari dolomitici]] (in particolare i calcari di [[Altamura]], presenti in tutto il territorio murgiano e risalenti al [[Cretacico superiore]]), di [[calcarenite|calcareniti]] bioplastiche (calcareniti di [[Gravina in Puglia|Gravina]], risalenti al [[Pleistocene inferiore]]) e di limi sabbiosi e [[argilla|argille]] (depositi marini terrazzati risalenti al Pleistocene Medio-Superiore).<ref name="Bacino Canale">{{Cita web|cognome= Conte|nome= Maria Antonietta|url= http://www.geologia.com/tesi/geo/tesi.php?tid=134|titolo= Caratterizzazione geologico-ambientale del bacino idrografico del Canale Reale|accesso= 25 giugno 2009|formato= PDF|editore= geologia.com|urlmorto= sì}}</ref>
 
* [[Classificazione sismica]]:<ref>{{Cita web|1=http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perRegione.pdf|accesso=25 giugno 2009|titolo=Classificazione sismica dei comuni italiani (a cura della Protezione Civile)|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100601071950/http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perRegione.pdf|dataarchivio=1º giugno 2010|urlmorto=sì}}</ref> zona 4 (sismicità irrilevante).
 
==== Idrografia ====
[[File:Canale Reale 2.jpg|thumb|Il [[Canale Reale]] nei pressi della città]]
 
Come accade nel resto della [[Puglia]], a causa delle [[carsismo|rocce carsiche]], la presenza di fiumi significativi in superficie è praticamente nulla, mentre, nel sottosuolo, risulta particolarmente interessante; tuttavia nel territorio francavillese si registra la presenza di acque sorgentizie che fuoriescono per alcuni tratti dal terreno, per poi ritornarci dentro improvvisamente. Il più importante corso d'acqua che scorre nel territorio è il [[Canale Reale]]; esso sgorga al confine con il territorio del comune di [[Villa Castelli]], ed attraversa le campagne da est ad ovest, per poi sfociare nel [[Mare Adriatico]], più esattamente nella riserva naturale di [[Riserva naturale statale Torre Guaceto|Torre Guaceto]]. Questo corso d'acqua fu descritto anche nella ''[[Naturalis historia]]'' di [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]], che, incerto sulla sua denominazione, indicò i nomi ''Pactius'' e ''Ausonius'': a quell'epoca doveva essere un vero e proprio fiume navigabile, e lo dimostrano le grotte frequentate dai monaci basiliani giunti da [[Brindisi]] a bordo di piccole imbarcazioni. Attualmente il canale, dopo essere fuoriuscito dalla sorgente con acque limpide, diventa veicolo di scarichi man mano che attraversa i vari centri abitati, generando il rischio di danneggiare le coltivazioni dei terreni che percorre.<ref name="Bacino Canale" />
 
==== Orografia ====
[[File:Murge mappa antica.jpg|thumb|left|[[Murgia]] meridionale]]
Poiché il territorio si estende maggiormente in direzione nord-sud, vengono abbracciate due zone: le [[Murgia|Murge]], nel settore centro-settentrionale, e la [[Pianura salentina|Piana di Brindisi]], nel settore meridionale. La massima altezza che si registra nel territorio comunale è pari a 246 {{m s.l.m.}};<ref name="Dati geografici">{{Cita web|http://www.comuni-italiani.it/074/008/clima.html|accesso=12 agosto 2009|titolo= Clima e dati geografici del comune su Comuni Italiani.it}}</ref> la casa comunale, invece, registra un'altitudine che si attesta sui 142 {{m s.l.m.}}<ref name="Dati geografici" /> La frazione di Bax Capece, posta a nord dell'abitato, registra un'altitudine di 173 {{m s.l.m.}}<ref name="Bax Capece">{{Cita web|http://italia.indettaglio.it/ita/puglia/brindisi_francavillafontana_capece.html|accesso=25 giugno 2009|titolo= Frazione Bax Capece - puglia.indettaglio.it}}</ref><br />
Il resto del territorio degrada dolcemente verso sud, per terminare nella Piana di Brindisi (raggiungendo l'altezza minima registrata nel territorio comunale di 109 {{m s.l.m.}}).<ref name="Dati geografici" /><br />
Nel complesso si può parlare, quindi, di un territorio posto sugli ultimi rilievi meridionali delle Murge-alto salento
 
=== Clima ===
 
Francavilla gode di un tipico [[clima mediterraneo]], mite e confortevole nei periodi primaverile ed autunnale, estati spesso afose ed inverni non molto freddi. Tuttavia non è infrequente che, durante le notti invernali, il termometro scenda sotto lo zero (provocando estese gelate) o che si registrino nevicate con importanti accumuli nevosi (come, ad esempio, nel [[2006]])<ref>{{Cita news|url=http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=151803&IDCategoria=470|titolo=Nevicate sulla Puglia|pubblicazione=La Gazzetta del Mezzogiorno.it|accesso=1º luglio 2009|giorno=6|mese=2|anno=2006|urlmorto=sì}}</ref>. D'estate, invece, occasionalmente si verificano intense e lunghe ondate di calore, con tassi di umidità molto elevati e temperature ben oltre le medie del periodo.
 
Le precipitazioni annuali si attestano sull'ordine dei 565&nbsp;mm di pioggia, distribuiti prevalentemente nel periodo da ottobre a marzo. La primavera e l'estate sono caratterizzate da periodi di siccità.<ref>{{cita web|url=http://www.eurometeo.com/italian/climate/city_LIBG/id_flag/meteo_grottaglie%20italia|titolo=Venti prevalenti a Grottaglie nel periodo 1961-1990|accesso=28 novembre 2008|editore=EuroMETEO.com}}</ref>
 
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]:<ref>{{Cita web|url=http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93.pdf|titolo=Classificazione climatica dei comuni italiani (D.P.R. 26 agosto 1993, n°412)|accesso=1º settembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100919152442/http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93.pdf|dataarchivio=19 settembre 2010|urlmorto=sì}}</ref> zona C, 1286 [[Gradi giorno|GG]]
 
== Origini del nome ==
Il primo nome ufficiale della città di Francavilla fu ''Villa Franca'', dalla parola francese ''ville'' (''borgo'') e ''franca'' (''senza tasse''), per indicare appunto la concessione di larghe franchige a chi vi si fosse insediato. Con il tempo il nome mutò in ''Franca Villa'', che successivamente formò un'unica parola: ''Francavilla''. Parte della provincia di [[Terra d'Otranto]], per distinguerla dalle altre città omonime si scelse l'appellativo di ''Francavilla d'Otranto''; infine, nel [[1864]], dopo una delibera comunale,<ref name="Clavica, Jurlaro 7" /> fu definitivamente chiamata ''Francavilla Fontana''.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Francavilla Fontana}}
[[File:Messapian pottery.JPG|thumb|Ceramica Messapica, Centro documentazione messapica [[Oria]]]]
 
=== Origini ===
 
Francavilla sorge su un'area interessata da insediamenti umani fin dalla preistoria, come dimostrano le tracce di un villaggio a capanne del Neolitico medio (scoperte in località Cadetto).<ref>{{Cita web|url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Archivio%20Storico%20Pugliese/1952/fasc.1-4%20articoli/Una%20Nuova%20Stazione%20Preistorica%20di%20Civilt%C3%A0%20Pugliese%23Materana.pdf|titolo=Una nuova stazione preistorica di civiltà pugliese-materana|accesso=21 luglio 2009}}</ref>
La città iniziò a svilupparsi in periodo [[messapi]]co, anche se all'epoca non aveva configurazione di città, ma al più vi erano una serie di fattorie. Alcuni studiosi ipotizzano che nei pressi della città odierna possa essersi sviluppata l'antica [[Rudiae]], patria di [[Quinto Ennio]].<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|pp.12-13.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> Nel periodo romano manteneva ancora la forma di piccoli abitati sparsi, i [[vicus]], orbitanti intorno al centro principale di [[Oria]].
 
=== Medioevo ===
Dal [[IX secolo]] in poi si ha notizia di alcuni casali tra cui quello di Santo Spirito a Sud-Est della città, che iniziarono un lento processo di [[sinecismo]], di fusione cioè tra più piccoli centri per dare vita ad un unico centro di medie dimensioni.<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|pp.7-16.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref>
Francavilla sorse<ref name="Clavica, Jurlaro 7">{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.7.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> probabilmente come città vera e propria agli inizi del [[XIV secolo]], per iniziativa di [[Filippo I d'Angiò]], principe di [[Taranto]] e signore di [[Oria]], nei dintorni di una [[villa]] rustica di epoca romana, costruita vicino al [[canale Reale]] (lungo l'antica [[Via Appia Antica|via Appia]]), nell'odierna contrada S. Lorenzo.
 
Secondo i falsi diplomatici prodotti dal vescovo Kalefati,<ref>T. Wunstenfeld, Delle falsificazioni di alcuni documenti concernenti la storia d'Italia nel Medioevo in «Archivio Storico Italiano» X, Firenze 1859; C. Cantù, Di alcune falsificazioni storiche e del Signor Wustenfeld, in «Archivio Storico Italiano». XII, Firenze 1860; C. Teofilato, Sui falsi diplomatici di Monsignor Calefati vescovo di Oria, in «Archivio storico pugliese: organo della Società di storia patria per la Puglia», A. 5(1952), fasc. 1-4; pp. 337-344</ref> il 14 settembre [[1310]], il principe durante una battuta di caccia, rinvenne un'immagine della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna col Bambino]] dipinta su di un muro diroccato vicino ad una fontana. Attorno al luogo del ritrovamento fece erigere una cappella in segno di devozione, inoltre concesse terre e franchige richiamando molti abitanti dai casali vicini. Nacque così il Casale di Francavilla, il cui nome rimanda al dono delle terre.
 
Il primo fatto storicamente accertato, è la donazione di Francavilla da parte del principe Filippo alla nobile famiglia [[de Nantolio]] Chattilon), discendente del Re di Francia, che poi mutò il proprio nome in dell'[[Antoglietta]] ), il giorno 5 maggio [[1336]]. I de Nantolio (dell'Antoglietta) chiesero al principe di poter proteggere la città costruendo a proprie spese mura e fossati, per contrastare invasioni e tumulti che caratterizzavano quel periodo storico e difendere la popolazione di Francavilla. Questo primo nucleo di Francavilla, meglio protetto dal pericolo, cominciò sempre più a popolarsi e visse un periodo di grande splendore e ricchezza. Divenne quindi ''Università'', titolo dato a quei centri che raggiungevano una determinata consistenza demografica e importanza socio economica e culturale<ref name="Univ1">{{Cita|Clavica, Poso|p.19.|Clavica, Poso, 1990}}</ref>.
 
Nel 1368, Giovanni de Nantolio (dell'Antoglietta) († post 1383), Barone di Ruffano e Barbarano, marito di Beatrice de Noha, non contento della situazione che viveva la popolazione di Francavilla e volendola portare agli antichi splendori, diviene feudatario in capite e non più vassallo del principe di Taranto ottenendone la nomina dalla Camera Regia. Il figlio Guglielmo († 1452), sarà barone di Francavilla nei primi decenni del XV secolo<ref>capitoli matrimoniali: 9-XI-1428, notaio Filippo Indino di Lecce</ref>.
 
Nel corso degli anni si succedettero vari feudatari; [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]], che iniziò ad erigere le fortificazioni nel [[1455]] (e che nel [[1450]] aveva iniziato la costruzione del castello, che nella struttura originaria doveva essere destinato all'alloggio dei soldati).<ref name="Castello2">{{Cita|Clavica, Poso|p.74.|Clavica, Poso, 1990}}</ref>
 
=== Età moderna ===
 
Dal [[1517]] regnò la famiglia dei Bonifacio, che migliorò l'edilizia della città e le condizioni economiche e culturali del popolo;<ref>{{Cita|Palumbo|p.122.|Palumbo, 1901}}</ref> seguirono il marchese di [[Trevico]],<ref>{{Cita|Palumbo|p.102.|Palumbo, 1901}}</ref> il conte [[Federico Borromeo]]<ref>{{Cita|Palumbo|p.104.|Palumbo, 1901}}</ref> e il [[Carlo Borromeo|cardinale Carlo Borromeo]].<ref>{{Cita|Palumbo|p.106.|Palumbo, 1901}}</ref> Con quest'ultimo arrivò a Francavilla lo spirito della [[Controriforma]], sorsero infatti i conventi dei carmelitani, dei frati minori osservanti, dei cappuccini e degli oratoriani di [[Filippo Neri|San Filippo Neri]] che aprirono la prima scuola pubblica della città.<ref>{{Cita|Palumbo|p.124.|Palumbo, 1901}}</ref> Nel [[1569]] il cardinale cedette il feudo al re per 40&nbsp;000 ducati, somma che distribuì ai poveri di Milano.<ref>{{Cita|Palumbo|p.107.|Palumbo, 1901}}</ref> Tutt'oggi è possibile vedere una statua del santo, compatrono di Francavilla, in piazza Umberto I. Il feudo passò così prima a Melchiorre de Herrera e poi al cardinale genovese [[Filippo Spinola]].<ref>{{Cita|Palumbo|p.108.|Palumbo, 1901}}</ref>
 
[[File:Stemma Imperiali.jpg|thumb|upright=0.7|left|Simbolo araldico degli Imperiali]]
 
Nel [[1572]] il feudo venne comprato dal giovane aristocratico genovese Davide Imperiali;<ref>{{Cita|Argentina|p.15.|Argentina, 1970}}</ref> egli fu solo signore delle terre di Francavilla, il titolo di Principe fu ottenuto infatti dal nipote Davide, il vero capostipite degli Imperiali. Con questa famiglia Francavilla visse il momento di massimo splendore:<ref>{{Cita|Palumbo|p.132.|Palumbo, 1901}}</ref> durante il loro governo, infatti, furono apportati grandissimi miglioramenti, sia nell'urbanistica cittadina, sia nella vita civile finanziando un gran numero di opere pie; nacquero infatti numerose accademie di letterati ed artisti e il nucleo urbano s'ingrandì considerevolmente con la nascita di nuovi rioni, tanto che ci fu l'allargamento della cinta muraria e dal [[1715]] ebbe inizio la Fiera dell'Ascensione.<ref>{{Cita|Palumbo|p.214.|Palumbo, 1901}}</ref> La dinastia degli Imperiali non durò a lungo, l'ultimo fu il principe [[Michele Imperiali (junior)|Michele Imperiali Junior]] morto senza discendenti. Il feudo passò quindi al fisco che provvide alla vendita separata dei vari beni decretandone lo smembramento.<ref>{{Cita|Palumbo|p.212.|Palumbo, 1901}}</ref> Nel [[1743]] Francavilla fu duramente colpita da un terremoto del nono [[scala Mercalli|grado Mercalli]], insieme a [[Nardò]], che distrusse parte della città e provocò alcune vittime.<ref>{{Cita|Palumbo|p.238.|Palumbo, 1901}}</ref>
[[File:francavilla.jpg|thumb|La città alla fine del Seicento]]
Francavilla otterrà il titolo di città il 19 aprile [[1788]] dal Re di Napoli [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]].<ref>{{Cita|Argentina|p.16.|Argentina, 1970}}</ref>
 
Nei primi mesi del 1799 Francavilla fu teatro di scontri tra repubblicani e realisti fedeli al sovrano, Ferdinando IV, che nel dicembre dell'anno prima, constatata l'impossibilità di frenare l'avanzata delle truppe napoleoniche nel regno di Napoli, aveva abbandonato la capitale per rifugiarsi a Palermo. I disordini in Francavilla (per l'occasione si contarono alcuni morti) cessarono il 24 febbraio del 1799 con l'arrivo in città di due carismatici personaggi di origine corsa, [[Francesco Boccheciampe]] e [[Giambattista De Cesari]].<ref>{{Cita|Schiavilla|p. 326 e segg.|Schiavilla, 2014}}</ref>
Costoro, forti anche dell'appoggio morale (frutto di paradossali equivoci e di teatrali finzioni) ricevuto dalle principesse Adelaide e Vittoria di Borbone (figlie dell'ex re di Francia Luigi XV) le quali nel frattempo si trovavano a Brindisi<ref>{{Cita|Schiavilla|p. 302 e segg.|Schiavilla, 2014}}</ref>, presero il comando dei controrivoluzionari francavillesi e organizzarono con successo l'insorgenza antirepubblicana sia in città che nei circostanti paesi.
 
=== L'Ottocento e il Novecento ===
 
L'Ottocento fu percorso da fermenti risorgimentali e da sanguinosi scontri, fino allo sterminio delle varie sette carbonare da parte dell'esercito borbonico.<ref>{{Cita web|1=http://www.culturaservizi.it/vrd/files/RS41_massoni_carbonari.pdf|accesso=20 luglio 2009|titolo=Massoni e carbonari francavillesi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140123182639/http://www.culturaservizi.it/vrd/files/RS41_massoni_carbonari.pdf|dataarchivio=23 gennaio 2014|urlmorto=sì}}</ref> Dopo l'unificazione dell'[[Italia]], lo sviluppo della città fu agevolato anche dalla costruzione della [[ferrovia Taranto-Brindisi]].<ref>{{Cita|Palumbo|p.189.|Palumbo, 1901}}</ref> Nel [[1864]] assunse l'attuale nome di Francavilla Fontana, dall'icona bizantina che raffigura la Madonna della Fontana e a ricordo dell'episodio del principe fondatore.
 
Nel 1871 iniziarono i violenti moti autonomistici di [[Villa Castelli]], che denunciava l'incuria da parte degli amministratori di Francavilla e pertanto ne richiedeva l'autonomia.<ref>{{Cita|Palumbo|p.164.|Palumbo, 1901}}</ref> Ruolo di primo piano nella vicenda fu rivestito dai residenti di [[Monte Fellone (frazione)|Monte Fellone]] e di [[Specchia Tarantina]], oggi frazioni del comune di [[Martina Franca]], e di Mannara, frazione che tuttora segna il confine con [[Grottaglie]] grazie ai quali si raggiunse la quota di 4000 votanti. L'istituzione del nuovo comune fu ufficializzata nel [[1926]].<ref>[[Regio decreto legge|regio decreto]] dell'11 febbraio 1926, n.308, pubblicato sulla ''[[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia|Gazzetta Ufficiale]]'' del 3 marzo dello stesso anno, firmato da [[Vittorio Emanuele III d'Italia|Vittorio Emanuele III]]</ref>
La perdita di una considerevole parte del territorio e l'inizio della [[seconda guerra mondiale]] hanno bloccato lo sviluppo di Francavilla e indebolito la sua economia: solo dalla seconda metà del Novecento, infatti, ha ripreso un percorso di lento sviluppo.
 
=== Simboli ===
[[File:Francavilla Fontana-Stemma.png|left|100px]]
 
Descrizione araldica dello stemma:
{{Citazione|D'argento, all'albero di ulivo con la chioma verde e con il tronco al naturale, nodrito a metà altezza nella campagna di verde, attraversante, la campagna caricata dalle lettere maiuscole F e V, una a sinistra, l'altra a destra, di nero. Ornamenti esteriori da Città|[http://www.comuni-italiani.it/074/008/stemma.html Comuni-Italiani.it]}}{{clear|left}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
 
[[File:Chiesa Madre FF.JPG|thumb|Facciata della Chiesa Matrice]]
==== Basilica minore del Santissimo Rosario ====
{{vedi anche|Basilica minore del Santissimo Rosario}}
L'antica chiesa era già compiuta verso il [[1320]], e racchiudeva la [[cripta]] sottostante, cinta da grate di ferro. Successivamente, nel [[1510]] si ebbero vari interventi di ampliamento e nel [[1517]] si compì il cappellone.<ref name="Clavica, Poso 103_104">{{Cita|Clavica, Poso|p. 103-104.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> Dopo il [[terremoto di Nardò]] il vecchio edificio fu abbattuto e al suo posto fu costruita una nuova chiesa, di aspetto tipicamente barocco, che si presenta con una sobria [[facciata]], molto armonica nello sviluppo dei piani, terminante in alto con una stella simbolica. Ai lati vi sono le statue in pietra di [[Pietro apostolo|san Pietro]] e [[Paolo di Tarso|san Paolo]]. La [[cupola]] (con un diametro di 13 metri) poggia su un tamburo traforato da 8 finestroni ed è la più alta del [[Salento]]. L'interno dalla chiesa è a [[croce latina]] con pianta invertita.<br />Al suo interno vi sono tele dipinte dal francavillese [[Domenico Carella]], come ''Il Miracolo degli ulivi'', ''Il Rinvenimento della Madonna della Fontana'' e ''L'ultima cena''; oltre alle tele vi sono una scultura lignea del [[1778]] e varie statue in [[cartapesta]].
 
{{Doppia immagine|sinistra|Chiesa padri Liguorini.JPG|160|Interno chiesa Liguorini.JPG|160|Chiesa dei Padri Liguorini|Interno}}
 
==== Chiesa dei Padri Liguorini ====
Intitolata a [[Alfonso Maria de' Liguori|sant'Alfonso Maria de' Liguori]], fu voluta da Filippo d'Angiò per i frati francescani nel [[1322]].<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.89.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> Nel [[1854]] i padri di Sant'Alfonso, fallito un primo tentativo di ampliamento dei cappelloni, ricostruirono tutto l'edificio ma non riuscendo a terminare i lavori perché nel [[1861]] fuggirono dalla città. Abbandonata e ridotta a deposito, solo dopo il definitivo ritorno dei liguorini la chiesa fu restaurata e completata. La facciata ricalca elementi rinascimentali, caratterizzata da due colonne poggiate su alti piedistalli che inquadrano il portale architravato e sovrastato da un alto rilievo raffigurante Sant'Alfonso e compreso in un [[Arco (architettura)|arco a tutto sesto]], e terminata in alto da un timpano triangolare.<br />L'interno, a [[croce latina]] a tre navate, è particolarmente ricco di stucchi e fregi dorati. Sull'altare maggiore, insieme con le statue di ''Fede'', ''Speranza'', ''Carità'' e ''Pietà'', è collocato il trono, con le otto colonne e la cupola, che contiene la statua di [[Alfonso Maria de' Liguori|sant'Alfonso]]. Tutti gli affreschi della chiesa sono di Giovanni Vollono di Napoli.<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.90.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref>
 
[[File:Chiesa Padri.JPG|thumb|left|Chiesa di Santa Chiara]]
==== Chiesa di Santa Chiara ====
{{vedi anche|Chiesa di Santa Chiara (Francavilla Fontana)}}
Ricostruita nel [[1836]], dopo l'abbattimento di quella [[XVII secolo|seicentesca]] a cui era annesso il convento delle [[Monache clarisse|Clarisse]] (visibile ancora oggi parzialmente lungo via Municipio).<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.88.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref><br />La facciata, [[neoclassicismo|neoclassica]], presenta un portale architravato con ai lati due coppie di grandi [[Lesena|lesene]] ioniche, che poggiano su bassi plinti; due nicchie centinate senza statue fiancheggiano la parte centrale. La [[trabeazione]], che reca l'iscrizione ''Domus mea domus orationis est'', è sormontata da un cornicione a dentelli e, al centro, da un [[Timpano (architettura)|timpano]] triangolare.<br />L'interno, a [[Ottagono#Architettura|pianta ottagonale]], si caratterizza dal disegno del pavimento in [[ceramica]] (risalente al [[1840]]), e presenta quattro altari a nicchia; nell'[[abside]], rialzato, vi è l'altare maggiore sovrastato dalla statua di [[Chiara d'Assisi|Santa Chiara]]. All'interno del [[Tamburo (architettura)|tamburo]] è inserita una cupola, mentre l'abside ha una cupola a [[Cassettone|cassettoni]] d'ispirazione [[XVI secolo|cinquecentesca]].<br />Nella sacrestia sono conservate le statue portate in processione durante i ''Misteri'', realizzate in cartapesta policroma e risalenti ai secoli XVIII e XIX.<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|pp.88-89.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref>
 
[[File:Chiesa della Croce.JPG|thumb|upright|Chiesa della Croce]]
==== Chiesa di Maria Santissima della Croce ====
{{vedi anche|Chiesa di Maria Santissima della Croce}}
Risalente, secondo alcuni documenti, al XIV secolo,<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.96.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> l'edificio attuale risale al [[1573]].<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.117.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> Fu ampliata nel [[1687]] dall'architetto fra Nicolò da Lequile, che le conferì la pianta a [[croce latina]] a tre navate, includendo, nei bracci della croce, la costruzione originale. La facciata originaria è ancora visibile sul lato ovest dell'attuale costruzione.<br />L'edificio, presenta un'ampia facciata barocca ed un campanile, anch'esso barocco, risalente al [[1732]]. L'interno è arricchito e decorato da numerose opere, tra le quali spicca l'altare maggiore, decorato con sculture in legno raffiguranti diversi santi e che racchiude l'icona bizantina di Santa Maria della Croce, risalente al [[XIII secolo]]. Degne di nota anche alcune tele e statue collocate nelle navate laterali, un lavabo [[XVII secolo|seicentesco]] in [[maiolica]] (nella sacrestia), il [[Coro (architettura)|coro]] [[XVIII secolo|settecentesco]] con [[Stallo (seggio)|stalli]] dipinti e, nel refettorio, un affresco di Giacomo Moha.<br />Il convento, annesso alla chiesa, si articola intorno ad un [[chiostro]] centrale; ai piani superiori, le celle ed una grande biblioteca con [[volta a padiglione]].<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|pp. 118-120.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref>
 
[[File:Chiesa San Sebastiano Francavilla.JPG|thumb|upright|left|Chiesa di San Sebastiano]]
==== Chiesa di San Sebastiano ====
{{vedi anche|Chiesa di San Sebastiano (Francavilla Fontana)}}
L'ex ''Real Collegio Ferdinandeo'' (ora Scuola Media ''Vitaliano Bilotta'') e la Chiesa di ''S. Sebastiano'', furono costruiti dall'Ordine di [[Giuseppe Calasanzio|san Giuseppe Calasanzio]]: gli [[Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie|Scolopi]], dietro munificenza dei principi [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]], tra il [[1696]] ed il [[1728]].<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p. 99.|Clavica, Poso, 1990}}</ref><br />Sia l'esterno che l'interno, ad unica navata, sono di gusto tipicamente barocco. Particolarmente degni di nota gli altari dedicati a San Gaetano da Thiene e a Sant'Elzeario, caratterizzati da [[colonne tortili]] barocche.<br />Il convento annesso, dopo essere stato soppresso durante il [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]] e [[Gioacchino Murat|murattiano]], riaprì nel 1830, col [[Convitto nazionale|Convitto]] annesso e nel 1841 venne titolato ''Real Collegio Ferdinandeo'' e ''Scuole di Belle Lettere e Filosofia''.Qui venne educata e istruita una nutrita schiera di giovani provenienti dalla regione e dal [[Provincia di Matera|materano]].<ref name="Argentina">{{Cita|Argentina|p. 206.|Argentina, 1970}}</ref> Negli anni seguenti, a fasi alterne, ospitò il Ginnasio comunale; attualmente il complesso Ferdinandeo ospita la Scuola media ''Vitaliano Bilotta''.
 
{{Doppia immagine verticale|right|Chiesa dei Cappuccini.JPG|Chiesa del Carmine.JPG|180|Chiesa dello Spirito Santo da Porta Cappuccini|Chiesa del Carmine}}
==== Chiesa dello Spirito Santo ====
La chiesa, fondata insieme al convento (oggi non più esistente) dai [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|frati cappuccini]] intorno al [[1560]], fu fortemente danneggiata dal [[Terremoto di Nardò|sisma del 1743]] e ricostruita su disegno dell'architetto fra Liborio da Manduria nel [[1759]].<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p. 145.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref><br />Di fattura barocca, la facciata è ondulata dall'aggetto della parte centrale e l'arretramento dei lati; nella parte terminale, al centro, vi è un orologio. Molto decorato è anche il campanile a vela con bifora e monofora e con volute ai lati. L'interno è a tre navate, ospita poco oltre l'ingresso due acquasantiere in [[marmo]] del [[XV secolo]].<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.25|Clavica, Jurlaro, 2007}}.</ref> A caratterizzare l'ambiente interno, inoltre, sono una tela settecentesca raffigurante la ''Discesa dello Spirito Santo'' e, più in alto, lo stemma degli [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]].<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p. 146.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref>
 
==== Chiesa del Carmine ====
Sorse assieme ad un convento fuori dalle mura nel [[1517]], grazie ad una comunità di padri carmelitani. La facciata, risultato di interventi settecenteschi,<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.122.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> è priva di [[Timpano (architettura)|timpano]] terminale e, nella parte inferiore, ai lati del portale, reca due nicchie centinate contenenti le statue in pietra dei profeti Elia ed Eliseo, un tempo collocate sull'altare maggiore.<br />L'interno è ad unica navata con transetto preceduto da un endo[[nartece]] con volta stellata su pilastri quadrangolari; ai lati sono addossati alcuni altari in pietra<br />La maggior parte dell'arredo pittorico risale al [[XVIII secolo]], di cui si segnalano la ''Visione di san Tommaso d'Aquino'' e ''Tobia e l'angelo''.
 
[[File:Chiestta SG.JPG|thumb|left|Chiesetta di San Giovanni]]
==== Chiesa di San Giovanni ====
È una piccola chiesa risalente al Quattrocento (ma con impianto preesistente) situata nel cuore del centro storico della città. La facciata, molto sobria come il resto dell'edificio, è alleggerita dal portale ad [[Arco (architettura)#Arco a tutto sesto|arco a tutto sesto]] con cornice [[Modanatura|modanata]], e da una piccola finestra rettangolare. Il [[campanile a vela]] conserva una campana datata [[1634]].<br />L'interno è composto da un'unica navata e le pareti laterali sono arcate a tutto sesto. Una cornice poco aggettante decorata con rosette, ghirlande e rotoli corre continua al di sopra delle arcate. La volta è [[volta a botte|a botte]], decorata in chiave da piccoli elementi vegetali scolpiti a [[tutto tondo]]. A sinistra dell'ingresso, sostenuta da una colonnina, vi è un'acquasantiera in pietra, datata al [[XII secolo]] (appartenente all'antica cappella), baccellata lungo il bordo superiore e decorata sulle quattro facce da fiori, da una rosetta e da una piccola testa antropomorfa.<br />L'unico altare, in [[carparo]], consiste in una mensola sostenuta da due colonnine, con la pietra sacrale recante un'iscrizione.<ref name="Chiesa San Giovanni">{{Cita|Clavica, Jurlaro|p. 98.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref><br />Sulla parete di fondo vi è una nicchia nella quale è collocata la statua in pietra policroma di [[Giovanni Battista|san Giovanni Battista]]. Durante i lavori di restauro, su questa parete (che si caratterizza per la presenza di affreschi di elevata fattura datati al XV secolo) si è scoperta la presenza di un arco a tutto sesto, parte dell'abside della chiesa murato probabilmente tra il [[XVII secolo|XVII]] ed il [[XVIII secolo]].<ref name="Chiesa San Giovanni" />
 
[[File:Chiesa dell'Immacolata di Francavilla Fontana.jpg|thumb|upright|Chiesa dell'Immacolata]]
==== Chiesa dell'Immacolata ====
Fu costruita subito dopo la proclamazione del [[Immacolata Concezione|dogma dell'Immacolata Concezione]], nel [[1856]], e consacrata dal vescovo di [[Diocesi di Oria|Oria]] Luigi Margherita il 23 agosto [[1869]]. La sua realizzazione si deve alla munificenza di alcuni nobili.<ref name="Chiesa Immacolata">{{Cita|Clavica, Jurlaro|p. 133.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> Di tipico gusto neoclassico, la facciata è ripartita da due coppie di semicolonne su lesene di ordine gigante con capitelli corinzi poggianti su alti dadi sporgenti sul marciapiede; è interrotta in basso, al centro, da un portale architravato sormontato da un [[Timpano (architettura)|timpano]] triangolare sorretto da mensole, al di sopra del quale si apre un lucernario semicircolare, ed è conclusa da un'altra trabeazione a forte aggetto sormontata a sua volta da un timpano triangolare. Sul lato sinistro si eleva un campanile a vela con [[bifora]].<br />L'interno, restaurato nel [[1968]],<ref name="Chiesa Immacolata" /> è a [[croce greca]]; gli originari sette altari sono stati ridotti nel [[1968]] a tre:<ref name="Chiesa Immacolata" /> l'altare maggiore, realizzato con marmi pregiati, contiene la statua della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine Immacolata]] e reca nel [[paliotto]] lo stemma dei Casalini; gli altri due, ai lati, sono dedicati ai [[Cosma e Damiano|santi Medici Cosimo e Damiano]] e a [[Assunzione di Maria|Maria santissima Assunta in Cielo]].
 
==== Chiesa di Cristo ====
Grazie al contributo finanziario dell'organizzazione missionaria Mediterranean Christian Mission la comunità Cristiana locale acquistò un terreno sul quale costruire un edificio di culto. I lavori iniziarono nel 1966 e nel settembre del 1967 ci fu l'inaugurazione dell'attuale locale di culto in Via Caroli 91.<br />Nel 2006 i membri della Chiesa di Cristo di Francavilla Fontana decisero di iniziare i lavori di ristrutturazione del locale di culto con l'obiettivo di utilizzare al meglio le infrastrutture per una più efficace comunicazione della "Parola di Dio" e un più confortevole svolgimento delle attività comunitarie.<br />La Chiesa di Cristo ha come unico credo la Bibbia; celebrano un culto molto semplice che si vuole ispirato al modello della Chiesa primitiva. I membri si ritrovano assieme più volte durante la settimana per studiare la Bibbia, per pregare e per condividere e testimoniare la propria fede. La fratellanza è espressa anche con le agapi (pasti in comune) e la partecipazione ai problemi e ai bisogni dei membri. Le Chiese di Cristo praticano il battesimo dei credenti per immersione quale passo essenziale nel processo di salvezza.
 
==== Chiesa di San Biagio ====
Distrutta dal [[terremoto del 1743]], venne ricostruita con annesso il convento dell'[[Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio]] che, insieme al "Camberlingo", faceva di Francavilla l'unica città del territorio con due ospedali. L'ordine vi rimase fino al [[1866]], ma questo convento fino al [[1952]] rimase meta di pellegrini che venivano dai paesi vicini.<br />La facciata è priva di timpano, ma intervallata da lesene e da due nicchie ai lati, con un finestrone cieco al centro e divisa verticalmente in due da un cornicione dentellato. L'interno è di tonalità gialla, rettangolare a navata unica, con volta a botte lunettata e retta da pilastri che fanno da cornice alle sei cappelle laterali, conservando le originali linee di barocco.<ref>{{cita web|url=http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=80161|titolo=La chiesa di san Biagio - Francavilla Fontana}}</ref>
 
[[File:Calvario Francavilla2.jpg|thumb|Le cinque pitture presenti nel calvario]]
==== Calvario ====
Tra il [[1857]] e il [[1881]] venne costruito per devozione da delle famiglie nobili il Calvario, su progetto di Luigi Fumagalli e situato di fronte alla chiesa della Croce. Per commemorare la Passione e Morte di Cristo si erano scelte l'ubicazione fuori dalle mura e, intorno alla tomba, la raffigurazione dei patimenti. La struttura si compone di un'[[esedra]], nella quale si alternano i dipinti (a tempera e ad olio) e delle [[lesene]] di [[ordine dorico]], come la [[trabeazione]] al di sopra di esse. Al centro, sulla sommità della struttura si trova un piedistallo in conci di tufo, sul quale è posta una statua della Madonna della Croce (opera di Luigi Greco da Ostuni), mentre alle estremità laterali si trovano due celle funerarie. Il tutto è chiuso da un recinto in pietra con inferriate. Qui si svolgeva la Fiera di san Marco il 24 ed il 25 aprile di ogni anno.<ref>{{cita web|url=http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=97906|titolo=La Torre dell'Orologio, il Calvario, il Teatro Schiavoni - Francavilla Fontana}}</ref>
 
[[File:Chiesa Sette Dolori (nuova).JPG|thumb|right|Chiesa dei Sette Dolori]]
* Altre Chiese.<br />Sul territorio sono presenti molteplici altri edifici religiosi, tra i più importanti:
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* Chiesa di San Nicola
* Chiesa di Sant'Eligio
* Chiesa dei Sette Dolori
* [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Francavilla Fontana)|Chiesa di Santa Maria delle Grazie]]
* Chiesa del Salvatore
* Chiesa della Santa Famiglia
* Chiesa della Madonna degli Ulivi
* Chiesa di San Lorenzo
* [[Chiesa di Santa Maria dei Grani]]
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=== Architetture civili ===
 
[[File:Balcone Argentina.JPG|thumb|left|Balcone di Palazzo Argentina]]
 
==== Palazzo Argentina ====
L'edificio ha subito alcune trasformazioni nel corso del tempo, ma mantiene comunque le tipicità delle case rinascimentali, tra cui la corte interna, inquadrata da un grande [[Arco (architettura)|arco]] intagliato sorretto da colonne (preceduto da un androne di epoca successiva), e nella quale sono visibili le colonne e le due arcate dell'antica loggia, e soprattutto il balcone del [[1400]], proclamato [[monumento nazionale]] nel [[1913]];<ref>{{Cita web|titolo=Itinerario turistico dell'associazione Pro Loco|accesso=1º luglio 2009|http://www.proloco-francavilla.it/itinerarioturistico.htm}}</ref> sorretto da nove mensoloni, e composto da riquadri assemblati in [[carparo]] finemente scolpiti, caratterizzati da decori che rappresentano animali ed altri soggetti a volte fusi con elementi vegetali.<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.80.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref>
 
==== Palazzo Maggi-Scazzeri ====
{{vedi anche|Palazzo Maggi-Scazzeri}}
Costruito dalla famiglia Forleo-Brayda nella seconda metà del [[XVIII secolo]] mostra una facciata dalla struttura longitudinale, abbellita dalle decorazioni delle finestre e, soprattutto, dalla balconata e dal portale, adorni di motivi vegetali e antropomorfi scolpiti in pietra. La finestra centrale del primo piano è compresa tra due pilastri, dai quali fuoriescono due putti che reggono canestri, ed è sormontata da un [[Timpano (architettura)|timpano]] aggettante spezzato, nella cui lunetta figura lo stemma dei Forleo-Brayda.<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p. 65.|Clavica, Poso, 1990}}</ref>
 
[[File:Palazzo Crissimo.JPG|thumb|Palazzo Carissimo]]
==== Palazzo Giannuzzi-Carissimo ====
{{vedi anche|Palazzo Giannuzzi-Carissimo}}
Tra i più grandi palazzi della città, fu costruito agli inizi del [[XVIII secolo|Settecento]]. Si caratterizza per un'imponente facciata percorsa in tutta la sua lunghezza da una balconata in pietra, decorata da volte, pilastrini, bassorilievi, con al centro due angioletti che reggono una conchiglia.<br />Il pianterreno è decorato dal grande portale racchiuso da robusti pilastri che si congiungono tramite un arco, formando un corpo unico che si stacca dal prospetto e continua al primo piano. Oltrepassato il portale si accede in un grande cortile, percorso da un ballatoio in pietra su mensole, e decorato sulla controfacciata da un loggiato a tre arcate.<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|pp.126-127.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref><ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.60.|Clavica, Poso, 1990}}</ref>
[[File:Francavilla Fontana-Torre orologio.jpg|thumb|upright=0.7|Torre dell'orologio in piazza Umberto I]]
 
==== Torre dell'Orologio ====
In piazza [[Umberto I d'Italia|Umberto I]] svetta la torre dell'Orologio, edificata nel [[1750]] dall'allora sindaco Maurizio Giannuzzi.<ref name="Torre orologio">{{Cita|Clavica, Jurlaro|p. 111.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> Anch'esso di accezione barocca, ha una mole squadrata realizzata in tufo carparino, ornata in alto da volute, raggiunge un'altezza di 21&nbsp;m. Il coronamento è concluso da un torrino-campanile abbondantemente decorato. Sul settore centrale della facciata che guarda Piazza Umberto I, nel [[1878]]<ref name="Torre orologio" /> fu collocata una [[meridiana]], mentre sul lato posteriore che guarda verso Piazza Dante è visibile il vecchio orologio a muro composto da piastrelle [[maiolica]]te.
 
* Altri palazzi<br />Tra gli altri palazzi presenti in città, da segnalare:
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* [[Palazzo del Sedile (Francavilla Fontana)|Palazzo del Sedile]]
* Palazzo Cotogno
* [[Palazzo Marrucci]]
* Palazzo Bianco
* Palazzo Basile - di Castri
* Palazzo Guarino
* Palazzo Caniglia
* Palazzo Barbaro Forleo
* Palazzo Clavica
* Palazzo Salerno
* Palazzo dei Procuratori
* Palazzo Bottari
* Casa Baliss
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=== Architetture militari ===
[[File:Castello Imperiali scorcio.JPG|thumb|left|Scorcio del castello]]
==== Castello Imperiali ====
{{vedi anche|Castello di Francavilla Fontana}}
Fu ostruito il principe [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]] a costruire questo fortino nel [[1450]], nello stesso periodo in cui consolidò la cinta muraria, come alloggio dei soldati e fortificazione.<ref>{{Cita|Clavica, Poso|pp.74-75.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> Ingrandito nel [[1536]] dal marchese di [[Oria]] [[Giovanni Bernardino Bonifacio|Bernardino Bonifacio]], esigue modifiche sono state apportate dai principi Imperiali agli inizi del [[XVIII secolo]], che gli diedero l'aspetto odierno.<ref name="Castello2"/><br />A pianta rettangolare, circondato da fossato, l'esterno è caratterizzato soprattutto da un loggiato [[barocco]], in pietra, con quattro arcate incorniciate da sculture ed affiancate da semicolonne che sostengono una trabeazione con [[fregio]] e con [[cornicione]].<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p. 79.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> Altri elementi decorativi sono la [[cornice marcapiano]], che delimita la parte inferiore da quella superiore e, sulla parte superiore, archetti ogivali e merlatura (quest'ultima che, nel corso dei secoli, ha perso la sua funzione militare). Oltrepassato il portale [[XVIII secolo|settecentesco]], si accede al cortile, abbellito da un doppio colonnato, da un fonte per il battesimo dei fanciulli datato al [[XIV secolo]] (proveniente dalla distrutta chiesa [[angioini|angioina]])<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p. 82.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> e da un ampio scalone a doppia rampa dà accesso al piano superiore, nelle cui sale, voltate quasi tutte a crociera, semplice o a stella, trovava posto la [[pinacoteca]] di famiglia. Tuttora vi sono tele del [[XVI secolo]], segno del mecenatismo dei Bonifacio e alcuni ritratti risalenti al [[XVIII secolo]] (Michele Imperiali (senior) e altri). Nella sala dei ricevimenti è posto un camino lo stemma degli [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]].<ref>{{Cita web|http://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/brindisi/francavilla.htm|accesso=25 giugno 2009|titolo= Castello di Francavilla Fontana- Mondimedievali.it}}</ref>
 
[[File:Porta del Carmine.JPG|thumb|Porta del Carmine]]
==== Mura ====
La costruzione della prima cinta muraria della città fu concessa dal principe Filippo di Taranto il 16 novembre [[1364]];<ref name="Univ1"/> anche se il loro tracciato è ignoto, probabilmente si sviluppavano nelle immediate vicinanze della chiesa matrice. Nel 1455, il nuovo feudatario, [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo]] decise di sostituire le vecchie mura angioine con mura più solide, grandi ed articolate.<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.20.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> Il 16 marzo [[1517]]<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.21|Clavica, Poso, 1990}}.</ref> la Regina Giovanna IV concesse la costruzione di una nuova cerchia muraria più larga, dato che il feudo si era notevolmente ingrandito. L'ultima cerchia muraria fu costruita nel settecento, durante il dominio degli [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]].<br />Nel [[1838]] si ebbe il primo nucleo urbano costruito al di fuori della cerchia muraria,<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.34.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> che nel corso di un secolo fu quasi del tutto abbattuta; oggi dell'antica cinta muraria restano solo pochi tratti intorno al centro storico.
[[File:Particolare Porta Croce.JPG|thumb|left|Stemma della città scolpito sul frontone della Porta della Croce]]
==== Porte ====
{{vedi anche|Porte di Francavilla Fontana}}
Erano i punti d'accesso della cinta muraria cittadina, la loro costruzione avvenne tra il [[XVII secolo]] e la prima metà del [[XVIII secolo|XVIII]]. Nel corso degli anni l'espansione della città ha portato ad un progressivo abbattimento delle porte, lasciandone ai giorni nostri solo tre.<br />La "Porta del Carmine", edificata dagli [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]] tra il [[1630]] ed il [[1656]],<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p. 120.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> è fortemente monumentalizzata e la struttura a tre [[Fornice|fornici]] l'avvicina ad un [[Arco trionfale|arco di trionfo]]; è forse quella che riveste la maggiore importanza storica, nel corso dei secoli è stata infatti teatro delle esecuzioni capitali e di scontri armati tra i francavillesi e le popolazioni limitrofi. La "Porta della Croce" e la "Porta dei Cappuccini" risalgono invece al [[XVIII secolo]],<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p. 121.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> entrambe costituite da un unico [[fornice]] si caratterizzano, la prima, per l'utilizzo del [[bugnato]] come rivestimento murario, la seconda, per il [[Timpano (architettura)|timpano]] semicircolare che la sovrasta.
 
=== Altro ===
[[File:Piazza Umberto I Francavilla Fontana.jpg|thumb|Piazza Umberto I]]
==== Piazza Umberto I ====
È il luogo centrale dell'attuale tessuto urbano, crocevia delle principali direttrici cittadine. La piazza era l'antico "Foggiaro" cioè il luogo delle fogge, cisterne interrate dove venivano depositate le derrate alimentari.<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.28.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> Dell'antica piazza oggi restano i portici, risalenti al [[1750]], in cui spiccano ai quattro angoli le statue di [[Irene di Tessalonica|sant'Irene]], [[Carlo Borromeo|san Carlo Borromeo]], della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine Immacolata]] e della Madonna della Fontana. Inoltre è sovrastata dalla torre campanaria, risalente al [[1750]], alle cui spalle si apre Piazza Dante.
 
==== Frantoio ipogeo ====
Attigua alla piazza Umberto I vi è l'area adibita a mercato coperto realizzato intorno al 1910. Nel piano sottostante è stato completamente individuato un antico frantoio ipogeo, tenuto in attività per alcuni secoli dal Capitolo ecclesiastico. Dopo l'unità d'Italia, il manufatto fu acquisito dal Comune che a sua volta lo tenne in funzione fino al 1902 circa.
 
* Via Roma<br />Un tempo chiamata via Carmine,<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.124.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> è una delle vie più rappresentative del centro antico; inizia dalla Porta del Carmine e termina in Piazza [[Umberto I d'Italia|Umberto I]]. Su questa strada si affacciano i più grandi palazzi storici francavillesi risalenti perlopiù al [[Seicento]] e al [[Settecento]].
* Via Michele Imperiali<br />È una delle strade più lunghe e antiche della città. Inizialmente arrivava fino all'incrocio con Via Regina Elena, ma successivamente è stata prolungata fino al convento dei Carmelitani.<ref name="Clavica p.28">{{Cita|Clavica, Poso|p. 28.|Clavica, Poso, 1990}}</ref>
[[File:Scorcio del Centro Storico di Francavilla Fontana.jpg|thumb|Vista di via San Giovanni]]
* Via San Giovanni<br />È il fulcro del centro storico (le prime case del borgo medievale si sono sviluppate intorno a questa strada) e si snoda da un lato di Piazza [[Dante Alighieri|Dante]] sino a via Municipio, esattamente di fronte all'ingresso principale del castello. Lungo questa via si aprono numerose stradine e vicoli.
* Corso Umberto I<br />Anticamente nota come via Castello,<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p. 59.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> fiancheggia la parte più antica del centro storico e conduce direttamente all'omonima piazza. Su di esso si affacciano il lato est del castello, oltre a vari palazzi barocchi e neoclassici, tra cui il palazzo Maggi-Scazzeri.
 
=== Siti archeologici ===
[[File:Specchia.jpg|thumb|Una ''specchia'']]
 
Lungo la strada che conduce al vicino centro di [[Ceglie Messapica]], a 8&nbsp;km dal centro abitato, si trova una delle numerose [[Specchia (megalite)|specchie]] presenti nel territorio: la ''specchia Miano''. È una tipica costruzione [[messapi]]ca in pietra a secco, ancora ben conservata. Ha pianta circolare di circa 20 metri di diametro ed è alta 11 metri, è costituita da sei gradoni concentrici di varia altezza, che dovevano terminare con una torretta.<ref>{{Cita web|url=http://www.culturaitalia.it/catalog/catalogController?id=oai:touringclub.com:55364&tema=key.language.archeology&thes=dove&code=30001014000000000&page=null&selectFilter=null|accesso=15 febbraio 2010|titolo= Specchia Miano, Francavilla Fontana}}</ref><ref name="Google Libri">{{Cita web|url=http://books.google.it/books?id=Dpw8sVVqkmAC&pg=PA342&lpg=PA342&dq=cripta+san+lino+francavilla+fontana&source=bl&ots=oB5aIS9i8w&sig=i0y_ruUbIPrURD44-tUOlOcsF-I&hl=it&ei=Wkt8S-31NZyL_AaLyJz5BQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CBYQ6AEwBQ#v=onepage&q=cripta%20san%20lino%20francavilla%20fontana&f=false|accesso=18 febbraio 2010|titolo=Puglia, Touring Club Italiano - Google Libri}}</ref> È ancora incerto se questi megaliti fungessero da monumento sepolcrale o da torre di vedetta.<br />
Resti archeologici di [[necropoli]] messapiche sono rintracciabili in varie contrade.<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p. 16.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref><br />
Inoltre, a pochi chilometri dal centro abitato, si trovano resti di insediamenti rupestri religiosi utilizzati dai [[Monaci basiliani|monaci bizantini basiliani]]. I meglio conservati sono la cripta di [[Papa Lino|San Lino]], situata nei pressi della masseria Caniglia, lungo la strada che porta a [[San Vito dei Normanni]] e avente affreschi di santi dipinti tra il [[XV secolo|XV]] ed il [[XVI secolo]] e la [[cripta di Santa Croce]], che si trova sotto la cappella dell'omonima masseria, anch'essa con tracce di affreschi e databile al [[XII secolo]].<ref name="Google Libri"/><ref name="Santa1">{{Cita|Clavica, Jurlaro|p. 19.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref>
 
=== Aree naturali ===
[[File:Giradini pubblici.JPG|thumb|Scorcio della villa comunale]]
* Giardini pubblici<br />La villa comunale è la più grande area verde della città. È compresa tra viale Vincenzo Lilla e la parallela via Luigi Raggio, coprendo un'area di circa 28.500&nbsp;m².<ref>Rilevazioni da [[Google Earth]].</ref> All'interno vi sono numerose varietà di alberi e piante (tra cui alcuni esemplari di [[Quercus|querce]] e [[Quercus ilex|lecci]] secolari), un [[parco giochi]] per bambini ed un [[Teatro (architettura)|teatro]] aperto costruito in epoca recente. Nel [[1969]] fu scoperta una tomba [[messapi]]ca risalente al [[IV secolo a.C.|IV]]-[[III secolo a.C.]]<ref>{{Cita|Argentina|p. 27.|Argentina, 1970}}</ref>
* Parco comunale Bosco Bottari<br />Nei pressi della provinciale Francavilla-[[Ceglie Messapica|Ceglie]] si estende, su una superficie di 32 [[Ettaro|ettari]], l'area del Parco comunale Bosco Bottari, incluso nella lista dei Siti di Importanza Provinciale.<ref>{{Cita web|url=http://www.areavastabrindisina.it/programma_sviluppo_sistema_turistico.pdf|accesso=18 luglio 2011|titolo=Programma di sviluppo del sistema turistico 2010-2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120531070021/http://www.areavastabrindisina.it/programma_sviluppo_sistema_turistico.pdf|dataarchivio=31 maggio 2012}}</ref> Il bosco è interamente delimitato da muri a secco ed è distribuito su un territorio omogeneo, di natura rocciosa, con dislivelli dovuti alla presenza delle caratteristiche [[Lama (corso d'acqua)|lame]]. Vi vegetano alberi quali il [[Quercus ilex|leccio]], il [[Quercus trojana|fragno]] e la [[Quercus pubescens|roverella]], tre delle dieci specie di [[Quercus|quercia]] osservabili in [[Puglia]]. Il sottobosco, molto ricco e variegato, è caratterizzato dalla presenza degli arbusti tipici della [[macchia mediterranea]]; abbondano la [[Phillyrea|fillirea]], l'oleastro e il [[Pistacia lentiscus|lentisco]], e sono presenti diffusamente anche l'[[Rhamnus alaternus|alaterno]], il [[Pistacia terebinthus|terebinto]], il [[Myrtus communis|mirto]], il perastro, il [[Crataegus monogyna|biancospino]], il [[Viburnum|viburno]] ed il [[Prunus spinosa|prugnolo]].<ref>{{Cita web|1=http://www.terredelmediterraneo.org/itinerari/francavilla.htm|accesso=2 luglio 2009|titolo=Per masserie tra Francavilla e Ceglie|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081202121452/http://www.terredelmediterraneo.org/itinerari/francavilla.htm|dataarchivio=2 dicembre 2008|urlmorto=sì}}</ref><br />Tra gli altri boschi presenti nel territorio, degno di nota è il Bosco Monacelle: si estende su una superficie di 10 ettari ed è composto da abbondante [[macchia mediterranea]].
* Grotte<br />Trovandosi su un terreno carsico, il territorio francavillese presenta numerosi fenomeni carsici. Lo testimoniano le numerose grotte di grandezza medio-piccola presenti su tutto il territorio.<ref>{{Cita web|titolo=Catasto delle cavità naturali della Puglia- a cura della Federazione Speleologica Pugliese|accesso=8 luglio 2009|http://www.fspuglia.it/CatastoGrotte_naturali_elenco_2008.htm}}</ref> Tra le più conosciute e studiate dagli [[Speleologia|speleologi]] vi sono la grotta Specchia Tarantina e la grotta Bax; pur non essendo abbastanza grandi, hanno una struttura piuttosto complessa: Specchia Tarantina è divisa in cinque camere, che si aggirano tra i 10 ed i 20 metri di profondità.<ref>{{Cita|Argentina|p. 267.|Argentina, 1970}}</ref> La grotta Bax, situata nell'omonima contrada, è più piccola e raggiunge una profondità massima di 7 metri.<ref>{{Cita|Argentina|p.268.|Argentina, 1970}}</ref> In entrambe le grotte sono stati scoperti segni di frequentazione umana durante il periodo [[Preistoria|Preistorico]].<ref>{{Cita web|1=http://www.speleologiaas.it/|accesso=8 luglio 2009|titolo=Centro Speleologico Alto Salento|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090913153522/http://www.speleologiaas.it/|dataarchivio=13 settembre 2009|urlmorto=sì}}</ref><br />Inoltre si registra la presenza di [[inghiottitoio|inghiottitoi]], lame e voragini. Tra queste, degne di nota sono la [[lama (corso d'acqua)|lama]] di Drago, la voragine di Palmo.<ref name="Google Libri"/>
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Francavilla Fontana}}
 
Nella tabella si nota l'evoluzione del numero della popolazione residente a Francavilla dal [[2002]] al [[2007]].<ref>Dati aggiornati al 31 dicembre. {{cita web|http://www.comuni-italiani.it/074/008/statistiche/recenti.html|titolo=Elaborazione su dati Istat|accesso=29 maggio 2009}}</ref>
 
{| class="wikitable sortable"
|-
!Anno || Residenti || Variazione
|-
| align=right | '''[[2002]]''' || {{formatnum:36269}} || align=right |
|-
| align=right | '''[[2003]]''' || {{formatnum:36246}} || align=right | -0,1%
|-
| align=right | '''[[2004]]''' || {{formatnum:36337}} || align=right | 0,3%
|-
| align=right | '''[[2005]]''' || {{formatnum:36372}} || align=right | 0,1%
|-
| align=right | '''[[2006]]''' || {{formatnum:36469}} || align=right | 0,3%
|-
| align=right | '''[[2007]]''' || {{formatnum:36580}} || align=right | 0,3%
|}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
 
Al 31 dicembre [[2014]] nel territorio comunale si registra la presenza di 437<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2014/index.html}}</ref> stranieri regolari (150 maschi e 287 femmine) pari circa all'1,2% della popolazione francavillese. La più grande comunità è diventata negli ultimi anni di gran lunga quella [[Rumeni|rumena]].
 
Di sotto si riportano le nazionalità più consistenti:
 
* [[Romania]]: 188 (49 maschi e 139 femmine)
* [[Cina]]: 38 (21 maschi e 17 femmine)
* [[Albania]]: 37 (17 maschi e 20 femmine)
 
=== Lingue e dialetti ===
 
Il dialetto francavillese è una variante del [[dialetto brindisino]],<ref>{{Cita web|http://www.mml.cam.ac.uk/italian/news/cidsm/abstracts/Vecchio.PDF|accesso=15 giugno 2009|titolo= Dialetto salentino settentrionale di Francavilla Fontana}}</ref>(salentino settentrionale) che riceve influenze da parte dei [[Dialetti della Puglia#Gruppo di transizione apulo-salentino|dialetti di transizione apulo-salentini]]. Una delle sue caratteristiche sono i verbi che, nel modo infinito, sono accentati tutti sull'ultima sillaba (ad esempio ''dormire'' diventa ''durmè'', ''andare'' diventa ''scè'', ecc.),vostra nostra diventa "voscia" "noscia" la lettera v si toglie in parecchie occasioni esempio bravo diventa brao scrivere "scriti" stavano "staunu" Francavilla "francaidda" differenziandosi un po' dal brindisino, le L si trasformano in d in più di un'occasione mentre nel parlato, alcune parole non hanno il finale in ''u'' o ''i'' (tipiche caratteristiche dei dialetti salentini), ma in ''o'' oppure in ''e''. Anche qui, inoltre, come nel resto della [[soglia messapica]], vi sono infiltrazioni del [[Lingua napoletana|napoletano]].<ref>{{Cita web|url=http://books.google.it/books?id=5ynOPRGqNAQC&pg=PA63&dq=francavilla+fontana+dialetti&hl=it&ei=m7x_TJr8KoqMswbJrtzkDw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7&ved=0CEcQ6AEwBg#v=onepage&q&f=false|accesso=2 settembre 2010|titolo= Puglia - Google Libri}}</ref>
 
=== Religione ===
 
La [[religione]] più diffusa sul territorio è il [[Cristianesimo]] nella [[Chiesa cattolica|confessione cattolica]], praticato nell'area già intorno al [[IX secolo]] nelle grotte situate lungo le sponde del [[Canale Reale]].<ref name="Santa1"/> La storia stessa della città gravita attorno ad un avvenimento legato alla fede cristiana; in tutto il centro abitato (già dal [[Medioevo]]), sono state costruite chiese, cappelle votive e piccole edicole per rafforzare e tener viva la religiosità cittadina. Attualmente Francavilla rientra nella giurisdizione episcopale della [[Diocesi di Oria]] e venera come suoi santi compatroni [[Carlo Borromeo|san Carlo Borromeo]], [[santa Irene]], l'[[Immacolata Concezione]] e la patrona Maria santissima della Fontana.
 
Il territorio comunale è suddiviso in nove parrocchie, la più grande delle quali, dal punto di vista delle persone registrate negli elenchi, è la [[parrocchia]] della chiesa del Carmine, avente 7.650 fedeli.<ref>{{Cita web|http://www.chiesacattolica.it/cci_new/parrocchie/|accesso=11 luglio 2009|titolo= CCI - Dati ''Istituto Sostentamento per il clero'' 2006}}</ref>
 
Tra le minoranze religiose vi è il movimento dei [[Testimoni di Geova]], affermatosi negli ultimi trent'anni, una [[Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia|comunità cristiana evangelica battista]], che ha anche un proprio luogo di culto<ref>{{Cita web|http://www.fontedivita.it/indirizzario/puglia.html|accesso=29 ottobre 2009|titolo= Chiese cristiane evangeliche in Puglia}}</ref> e, come diretta conseguenza dell'immigrazione, sono presenti, inoltre, minoranze di [[Chiesa cristiana ortodossa|ortodossi]] e [[Musulmano|musulmani]].
 
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Pappamusci.jpg|thumb|''[[Pappamusci]]'']]
Francavilla Fontana è una delle città più conosciute nella provincia di Brindisi proprio per alcune delle sue tradizioni peculiari, tra le quali si segnala il passaggio dei cittadini in tutte le sue chiese, partendo dalla chiesa madre, durante la settimana santa. La tradizione si riconduce al motto "i fedeli seguono sempre il destino", simboleggiato dai cittadini che seguono i cosiddetti ''[[pappamusci]]'' o pellegrini.
 
Un'altra tradizione francavillese è la riunione dei monaci del monastero di Santa Chiara con i parroci di tutte le altre chiese della città per parlare dei riti religiosi che si svolgono durante la benedizione delle palme, nella settimana santa.
 
La festa patronale di Francavilla, che onora la Madonna della Fontana il 14 settembre, è caratterizzata dalla preparazione dei prodotti tipici, dalle sfilate della banda comunale e della guardia di finanza e dei cittadini che si radunano davanti alla chiesa madre per vedere la ''Matonna ti la funtana'', seguita dalla processione delle diverse confraternite delle chiese di Francavilla.
 
[[File:Pappamusci cu lli trai.jpg|thumb|Pappamusci cu lli trai]]
 
==== I Riti della Settimana Santa ====
{{Vedi anche|Settimana Santa di Francavilla Fontana}}
 
I riti della [[settimana santa]], tra i più famosi e caratteristici in Puglia,<ref>{{Cita web|url=http://www.settimanasantainpuglia.it/|accesso=17 maggio 2011|titolo=La Settimana Santa in Puglia}}</ref> sono momenti di intensa religiosità popolare, vissuti con partecipazione dall'intera comunità francavillese,<ref>{{Cita web|1=http://www.lasettimanasanta.it/|accesso=17 maggio 2011|titolo=Sito dedicato alla Settimana Santa di Francavilla Fontana|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100323043616/http://www.lasettimanasanta.it/|dataarchivio=23 marzo 2010|urlmorto=sì}}</ref> Le manifestazioni per ricordare la [[Passione di Gesù|Passione]] e la morte di [[Gesù|Cristo]] hanno radici profonde nel tempo, in quanto, sono da far risalire all'epoca della dominazione spagnola nell'Italia meridionale, tuttora si possono riscontrare molte affinità con quelle di alcune città della Spagna come [[Settimana Santa di Siviglia|Siviglia]] e [[Cordova]].
 
La processione dell'[[Maria Addolorata|Addolorata]] (venerdì precedente la [[Domenica delle Palme]]) sancisce l'inizio delle celebrazioni: l'Arciconfraternita dell'Orazione e Morte sfila in [[processione]] portando in spalla la statua della Madonna Addolorata, i cui abiti furono donati dalla viscontessa spagnola [[Carmela Brost]].
 
La [[Domenica delle Palme]] rami d'[[Olea europaea|ulivo]], portati dai fedeli, vengono benedetti al di fuori delle chiese dai sacerdoti. Successivamente sfila in processione la Confraternita del Carmine.
 
Il mercoledì Santo i ragazzi girano per le strade con baldacchini decorati con fiori e alla base vi troviamo un praterello di grano anemico, questi sono più comunemente chiamati "piatti". I ragazzi procedono per le case dicendo "''Cce ti piaci lu piattu mia?''"(trad. "Ti piace il mio piatto?"), al termine della giornata i "piatti" vengono portati nelle numerose chiese di Francavilla dove vi resteranno per i giorni del [[Triduo Pasquale]].
 
Nel tardo pomeriggio del [[Giovedì Santo]] si avvia il pellegrinaggio ai "[[Altare della reposizione|Sepolcri]]" (Repositori) dei "Pappamusci",<ref>{{Cita web|1=http://www.lasettimanasanta.it/pappamusci.htm|accesso=17 maggio 2011|titolo=Descrizione dei Pappamusci|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130726063243/http://www.lasettimanasanta.it/pappamusci.htm|dataarchivio=26 luglio 2013|urlmorto=sì}}</ref> confratelli della Confraternita del Carmine, che vestiti con un [[saio]] bianco, scalzi, incappucciati e con un bastone nella mano destra, camminano lentamente ed a coppia lungo un percorso oramai secolare. Quando le coppie di Pappamusci si incrociano, si salutano battendo il bastone per terra e ponendosi di fronte gli uni agli altri simulano un abbraccio portandosi con forza le braccia al petto. Il termine "Pappamusci" sembra derivare dal greco antico, forse ad indicare il "prete nero" o "prete lento, silenzioso". Inoltre c'è chi ritiene l'origine del nome, derivante dalla [[lingua spagnola]], individuando nei pappamusci, i "papamoscas", cioè gli sciocchi.
 
La mattinata del [[Venerdì Santo]] continua il [[pellegrinaggio]] dei " Pappamusci", mentre tre confraternite portano in processione la statua dell'Addolorata al [[Calvario]]. La sera vi è la suggestiva Processione dei Misteri, vi partecipano tutte le Confraternite ognuna portando in spalla una delle stupende statue, in cartapesta policroma dell'[[XIX secolo|800]], che rievocano i momenti della Passione e morte di Gesù Cristo. Dal sagrato della chiesa di Santa Chiara, dove le statue sono sempre conservate, la processione si snoda lentamente per le vie della città, a rompere il silenzio solo il caratteristico suono della [[troccola]]. Particolarmente suggestivo l'atto, di numerosi penitenti scalzi ed incappucciati detti "Pappamusci cu lli trai", di trascinare pesanti croci in legno sulle spalle, seguendo la statua della caduta di Gesù.
 
Il giorno della [[Pasqua]] vi è infine la processione della statua del [[Risurrezione di Gesù|Cristo Risorto]].<ref>{{Cita web|1=http://www.reportonline.it/2009033113237/cronaca/settimana-santa-a-francavilla-fontana.html|accesso=7 luglio 2009|titolo=Cronaca della Settimana Santa su Report on line|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
* 114º Deposito Sussidiario dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]]<ref>{{Cita web|url=http://www.forzearmate.org/sideweb/2008/circolari/doc-12012008/isc-enti-am.pdf|accesso=18 luglio 2011|titolo=Elenco distretti militari italiani|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090824052852/http://www.forzearmate.org/sideweb/2008/circolari/doc-12012008/isc-enti-am.pdf|dataarchivio=24 agosto 2009}}</ref>
* Per quanto riguarda la sanità, la città è capofila del Distretto numero 3 dell'[[Azienda Sanitaria Locale|ASL]] Brindisi ed ha sul suo territorio l'ospedale civile "Dario Camberlingo";<ref>{{Cita web|url=http://www.asl.brindisi.it/distretti/distretti.asp?IDDistretto=3|accesso=11 febbraio 2011|titolo=Dsitretto numero 3 - ASL Brindisi|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110828033057/http://www.asl.brindisi.it/distretti/distretti.asp?IDDistretto=3|dataarchivio=28 agosto 2011}}</ref> la struttura consta di 168 posti letto<ref>{{Cita web|url=http://www.asl.brindisi.it/presidi/stabilimenti.asp?IDPresidio=4&IDStabilimento=4|accesso=11 febbraio 2011|titolo=Informazioni sull'ospedale "Dario Camberlingo" - ASL Brindisi|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110806082403/http://www.asl.brindisi.it/presidi/stabilimenti.asp?IDPresidio=4&IDStabilimento=4|dataarchivio=6 agosto 2011}}</ref> ed è suddivisa nei seguenti reparti: [[Anestesia]] e [[Rianimazione]], [[Cardiologia]] Unità Coronarica, Chirurgia generale, [[Nefrologia]] ed [[Emodialisi]], [[Ortopedia]] e [[Traumatologia]], [[Ostetricia]] e [[Ginecologia]], [[Pediatria]] e [[Neonatologia]], oltre al Pronto soccorso.<ref>{{Cita web|url=http://www.asl.brindisi.it/presidi/elencoattivita.asp?IDPresidio=4&IDStabilimento=4&TipoAttivita=reparto&PostiLetto=N|titolo=Unità operative di degenza dell'ospedale "Dario Camberlingo" - ASL Brindisi|accesso=11 febbraio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
La principale biblioteca cittadina è la biblioteca comunale "''Giovanni Calò''", situata nel [[Palazzo del Sedile (Francavilla Fontana)|Palazzo del Sedile]]. Conta un patrimonio librario di circa 26.000 volumi; tra questi vi sono 85 edizioni del [[XVI secolo|Cinquecento]], 190 edizioni del [[XVIII secolo|Settecento]], 118 edizioni dell'[[XIX secolo|Ottocento]], un [[manoscritto]] ed alcuni periodici. Inoltre ha una sezione speciale dedicata all'[[emeroteca]].<ref>{{Cita web|url=http://www.provincia.brindisi.it/provbr/biblioteche.nsf/Bibl%20Comunale%20Francavilla%20Fontana?OpenPage|titolo=Biblioteca comunale ''Giovanni Calò'' - Scheda|accesso=4 luglio 2009|editore=www.provincia.brindisi.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060906082753/http://www.provincia.brindisi.it/provbr/biblioteche.nsf/Bibl%20Comunale%20Francavilla%20Fontana?OpenPage|dataarchivio=6 settembre 2006}}</ref>
 
==== Scuole ====
Francavilla conta tre circoli scolastici che coordinano le scuole materne ed [[Scuola primaria|elementari]] cittadine. Ci sono poi tre [[Scuola secondaria di primo grado|scuole medie inferiori]] intitolate a: "Vitaliano Bilotta", "San Francesco d'Assisi" e "Publio Virgilio Marone".<ref>Le scuole medie ''Virgilio'' e ''Bilotta'' recentemente si sono unite per formare un unico complesso scolastico diviso in due istituti.</ref> Inoltre è sede dei seguenti istituti scolastici statali, inerenti al ciclo scolastico della [[scuola secondaria di secondo grado]]:
 
* Liceo Classico ''[[Vincenzo Lilla]]'';
* Liceo Scientifico ''[[Francesco Ribezzo]]'';<ref>{{cita web|url=http://www.liceoribezzo.it/|titolo=Il sito del Liceo Scientifico ''F. Ribezzo''|accesso=4 luglio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090207001013/http://www.liceoribezzo.it/|dataarchivio=7 febbraio 2009|urlmorto=sì}}</ref>
* Istituto Tecnico Settore Tecnologico ''[[Enrico Fermi]]'';<ref>{{cita web|url=http://www.itisff.it/|titolo=Il sito dell'I.T.I.S. ''E. Fermi''|accesso=4 luglio 2009}}</ref>
* Istituto Tecnico Commerciale ''[[Giovanni Calò]]'';<ref>{{cita web|url=http://www.itccalo.it/|titolo=Il sito dell'I.T.C. ''G. Calò''|accesso=4 luglio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090531011407/http://www.itccalo.it/|dataarchivio=31 maggio 2009|urlmorto=sì}}</ref>
* Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali ''Carlo De Marco''.
 
È presente anche una scuola musicale comunale, intitolata a Serafino Marinosci, aperta nell'ottobre del [[2003]]. È suddivisa in vari corsi ed in tre anni ha contato oltre 200 iscritti.<ref>{{Cita web|http://www.scuolamusicalecomunale.it/|accesso=26 agosto 2009|titolo= Sito della scuola musicale comunale}}</ref>
 
==== Università ====
A Francavilla ha sede un'[[Università popolare|università popolare della terza età]]; attiva dal 1995, nel 2002 è diventata membro della [[Federuni]] e nel marzo 2003 ha organizzato ed ospitato il convegno interregionale del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] su ''Le Università della terza età, i corsisti, il territorio''.<ref>{{Cita web|url=http://www.federuni.it/sedi/francavilla_dati.aspx|titolo=Università della terza età Francavilla Fontana - Scheda|accesso=2 luglio 2009|editore=www.federuni.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090917223335/http://www.federuni.it/sedi/francavilla_dati.aspx|dataarchivio=17 settembre 2009}}</ref>
 
==== Musei ====
Il Museo della Civiltà Contadina è l'unico museo presente in città. Colleziona molti oggetti simbolo della realtà contadina presente fino a pochi decenni fa.<ref>{{Cita web|url=http://www.brindisiweb.com/provincia/francavilla.htm|titolo=Provincia di Brindisi - Francavila Fontana (accenno al museo nel corpo del testo)|accesso=1º luglio 2009|editore=www.brindisiweb.com|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090524045333/http://www.brindisiweb.com/provincia/francavilla.htm|dataarchivio=24 maggio 2009|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Media ===
==== Stampa ====
 
Erano presenti le redazioni locali de ''Il Brindisino''<ref>{{Cita web|1=http://www.ilbrindisino.it/|titolo=Il sito de ''Il Brindisino''|accesso=4 luglio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090802053833/http://www.ilbrindisino.it/|dataarchivio=2 agosto 2009|urlmorto=sì}}</ref> e di ''Senza Colonne'',<ref>{{Cita web|http://www.senzacolonne.it/|titolo=Il sito di ''Senza Colonne''|accesso=4 luglio 2009}}</ref> pubblicazioni diffuse in tutta la provincia. La prima testata, con sede a Francavilla Fontana, avente carattere periodico, ha cessato le pubblicazioni nel 2012. La seconda, per sopravvivere, ha interrotto la presenza quotidiana nelle edicole proseguendo l'attività solo tramite web. Da qualche anno è attivo il quotidiano online ''Lo Strillone News'', testata diretta da Eliseo Zanzarelli.
 
==== Radio ====
La storia dell'emittenza radiofonica francavillese è difficilmente riassumibile. A cavallo tra gli anni '70 ed '80, la città ebbe nell'etere anche dieci emittenti, alcune meteore di pochi mesi, altre dal progetto editoriale a più ampio raggio. Dalla grande selezione continuano a trasmettere, con alterne vicende, le emittenti di seguito citate: Quarto Canale Radio, con trasmissioni diffuse nel territorio dell'alto Salento sulle frequenze FM 93,5, 94,4&nbsp;MHz e in streaming; Radio Libera (RL), frequenza 94,3&nbsp;MHz, che ripeteva il segnale dell'emittente cattolica Radio InBlu; Radio Città Nuova (RCN), ripetitore del segnale di Radio InBlu sui 98&nbsp;MHz. La frequenza di RL 94,3&nbsp;MHz è stata ceduta nell'estate 2016 al network [[RTL 102.5]] per il segnale Radio Zeta L'Italiana. A seguito di questa operazione, è scomparsa la sigla RCN a favore di RL sul radio data system (rds) dei 98 MHz. Nel luglio 2013, a seguito di un'operazione commerciale, l'emittente Radio 5 trasferì gli studi di trasmissione a Francavilla Fontana divenendo Radio 5 network. L'emittente cessò le trasmissioni nel novembre 2014. Il 2 gennaio 2016 Quarto Canale radio ha assunto la nuova denominazione Radio Francavilla, che nel 2016 è stata acquisita dall'editore Domenico Distante, già titolare delle emittenti televisive [[Canale 85]] e [[Antenna Sud]]. Dal gennaio 2017 Radio 85 è la nuova denominazione di Radio Francavilla.
 
==== Televisione ====
 
In città vi erano le redazioni di [[TRCB]] (che aveva sede centrale ad [[Ostuni]])<ref>{{Cita web|url=http://www.trcb.it/index.php?art=6612|accesso=5 gennaio 2010|titolo=Riflessione di Teleradio Città Bianca sul 2009}}</ref> e [[Telerama]]<ref>{{Cita news|url=http://www.brundisium.net/notizie/shownotiziaonline.asp?id=30911|accesso=22 maggio 2010|titolo=TeleRama apre nuova redazione|pubblicazione=Brundisium.net}}</ref>. L'emittente leccese Telerama ha chiuso la sede locale nel 2014. Francavilla Fontana vantava, alla fine degli anni ottanta, anche l'emittente locale Blustar TV operante sui canali analogici UHF 38 e 67. In progresso di tempo, l'emittente stessa fu venduta ad imprenditori di Taranto con relativo trasferimento degli studi ed impianti di trasmissione. L'ex emittente televisiva francavillese, presente sul canale 16 del DTT pugliese, dall'inverno 2015 ha cessato le trasmissioni con subentro della lucana TRM. L'emittente TRCB ha cessato la programmazione a marzo 2016. Contestualmente, dalle ceneri della stessa, ha iniziato ad irradiare il segnale [[CANALE 85]] emittente televisiva con sede a Francavilla Fontana. A quest'ultima segue, in progresso di tempo, [[Antenna Sud]], emittente televisiva con sede operativa a Bari, ma divisione interna della stessa CANALE 85.
 
=== Teatro ===
 
* Cinema Teatro ''Italia''
 
=== Cinema ===
Tra i film girati a Francavilla Fontana ci sono ''[[La terra (film 2006)|La terra]]'' (2006) e ''[[Un'avventura (film)|Un'avventura]]'' (2019).
 
=== Musica ===
 
A partire dal [[XVI secolo|Cinquecento]] si sono distinti molti musicisti francavillesi, come Antonio Mogavero, che dopo alcune pubblicazioni insegnò nel seminario del patriarcato di Venezia, e, successivamente, divenne maestro di cappella alla corte degli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] a [[Madrid]].<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.41.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref>.
 
Già nel [[XVIII secolo|Settecento]] Anton Maria Carriero aveva costituito una banda, composta da musici con strumenti a fiato, a corda ed a percussione.<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.42.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> Nell'[[XIX secolo|Ottocento]] fu fondato il ''Concerto Musicale Municipale Città di Francavilla Fontana'', ricostituito nel [[1958]] da parte dell'Amministrazione Comunale. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti a livello regionale e nazionale ed ha suonato anche in altre città italiane.<ref>{{Cita web|http://www.bandamusicale.it/bande/italia/puglia/brindisi/francavillafontana2/francavillafontana2.php|accesso=26 agosto 2009|titolo= Concerto Musicale Municipale Città di Francavilla Fontana}}</ref><ref>{{Cita news|url= http://puglialive.net/home/news_det.php?nid=23262|accesso=26 agosto 2009|titolo= Carlantino aderisce al progetto ''Paese Ospitale 2009''|pubblicazione= Puglialive.net}}</ref><ref>{{Cita news|url= http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=5513|accesso= 26 agosto 2009|titolo= Fuochi, falo' e dancing: la pioggia non ferma la festa|pubblicazione= Primonumero.it|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160304222710/http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=5513|dataarchivio= 4 marzo 2016|urlmorto= sì}}</ref> Il 30 marzo [[2007]] è stata costituita la ''Premiata Grande Orchestra Sinfonica "Padre Serafino Marinosci"'', esordita ufficialmente nel [[2008]] ed in grande ascesa a livello locale.<ref>{{Cita web|http://www.bandamusicale.it/bande/italia/puglia/brindisi/francavillafontana/francavillafontana.php|accesso=26 agosto 2009|titolo= Premiata Grande Orchestra Sinfonica Padre Serafino Marinosci}}</ref><ref>{{Cita web|1=http://www.bandadifrancavillafontana.it/|accesso=26 agosto 2009|titolo=Sito della Banda di Francavilla Fontana|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090828162406/http://www.bandadifrancavillafontana.it/|dataarchivio=28 agosto 2009|urlmorto=sì}}</ref>
 
Da segnalare anche Salvatore Passaro in arte [[Erz (cantante)|Erz]] (1967). Cantante di musica leggera che ebbe un minimo di notorietà nel periodo 1994/99. Nel 2007 è ritornato nella propria terra per svolgere attività ascetica. L'ultimo album pubblicato è del 2011.
 
=== Cucina ===
[[File:Orecchiette pugliesi.JPG|thumb|Orecchiette]]
La cucina francavillese annovera molti piatti legati strettamente alla vita contadina.<ref>{{cita web|url=http://www.tipicipuglia.it|titolo=Il sito che elenca i prodotti tipici dei comuni della Puglia|accesso=25 febbraio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090224171147/http://www.tipicipuglia.it/|dataarchivio=24 febbraio 2009}}</ref>
 
==== Paste fresche e prodotti della panetteria, pasticceria ====
[[File:Cartiddati.jpg|thumb|"Cartiddati" al miele, dalla forma simile alle [[Chiacchiere]], usanza di Francavilla]]
[[File:Mandorle ricce su un coperchio.jpg|thumb|Mandorle ricce]]
 
* [[Mandorla riccia di Francavilla Fontana|Mandorla riccia]]: è prodotta esclusivamente a Francavilla ed è stata inclusa tra i cibi tradizionali pugliesi.<ref>{{cita web|url=http://www.politicheagricole.it/ProdottiQualita/ProdottiTradizionali/risultati.htm?nPage=3&selectregione=15&selectsettore=|titolo=Banca Dati dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali - Regione Puglia|accesso=4 luglio 2009|editore=Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali|urlmorto=sì}}</ref> Si tratta di un dolce di mandorle dure dolci di 1º grado. Forma ovoidale, riccia della grandezza di circa 2&nbsp;cm, colore bianco, consistenza tenera all'esterno e più dura all'interno, ha un sapore dolce.<ref>{{Cita web|http://www.prodottitipici.com/prodotto/6181/Mandorla-Riccia-Di-Francavilla-Fontana.htm|accesso=12 agosto 2009|titolo= Informazioni storiche e gastronomiche sulle Mandorle ricce di Francavilla Fontana}}</ref>
* [[Cartellate]]: Sono dei nastri di una sottile sfoglia di pasta, ottenuta con farina, [[Olio di oliva|olio]] e [[Vino|vino bianco]], avvolta su sé stessa sino a creare una forma che somiglia ad una sorta di rosa coreografica, con cavità ed aperture, che poi verrà fritta in abbondante olio d'oliva. Questa specialità è tipica del periodo natalizio.<ref>{{Cita web|url= http://www.tipicipuglia.it/scheda_prodotto.php?cod_prodotto=Pn6|accesso= 12 agosto 2009|titolo= Descrizione e preparazione delle Cartellate|urlmorto= sì}}</ref>
* Ravioli con ricotta: si tratta di ravioli con forma rotondeggiante di circa 5&nbsp;cm di diametro, di colore giallo dorato, ripieni con impasto di ricotta di pecora, prezzemolo, formaggio e pepe.
 
Altri prodotti tipici della cucina francavillese sono:
 
* [[Tarallo|taralli]]
* [[orecchiette]]
* [[cavatelli]]
* {{cn|pane di [[Triticum durum|grano duro]]}}
* dolci di [[pasta di mandorla]]
 
==== Prodotti vegetali ====
 
* Fichi secchi: sono fichi dal colore nocciola con zucchero all'esterno. Hanno un sapore molto dolce. Si preparano facendo essiccare i fichi al sole, poi vengono scottati in acqua bollente e conservati in sacchi di tele con foglie di alloro.
 
Tra gli altri piatti tipici di rilievo:
 
* [[Muscari comosum|lampascioni]] o lampagioni sott'olio (raramente in italiano violamponi)
* [[olio di oliva]]
* [[caciocavallo]] silano
* {{cn|[[salsa di pomodoro]]
*pomodori secchi al sole}}
 
==== Vino ====
 
Nel territorio francavillese, oltre che al rinomato olio di oliva, si producono anche vini come l’''Aleatico di Puglia [[Denominazione di origine controllata|DOC]]'' e il ''Puglia [[Indicazione geografica tipica|Igt]]'', che vengono successivamente venduti nelle cantine presenti a Francavilla e in tutto il territorio circostante.
 
=== Eventi ===
* Corteo storico: il corteo storico è una manifestazione che rievoca le tappe principali della storia della città, dalla scoperta dell'icona bizantina della [[Madonna col Bambino]] fino all'acquisto del feudo da parte degli Imperiali. La manifestazione si svolge solitamente la terza domenica di settembre ed è composta da circa 600 figuranti che indossano, a seconda delle epoche, abiti medievali, rinascimentali e barocchi; quasi a chiusura del corteo sfilano a cavallo il principe Michele Imperiali e la sua consorte. La rievocazione si conclude nel quartiere fieristico, dove avviene la consegna delle chiavi della città ad un concittadino che, sebbene lontano dalla città natale, l'ha onorata con il suo operato<ref>{{cita web|url=http://www.proloco-francavilla.it/Corteo.htm|titolo=Pagina dedicata al corteo storico|accesso=4 luglio 2009|editore=Pro Loco Francavilla Fontana|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120426222629/http://www.proloco-francavilla.it/Corteo.htm|dataarchivio=26 aprile 2012}}</ref>
* Notte degli Imperiali: [[Notte bianca]] organizzata in varie zone del centro della città, che per l'occasione vengono chiuse al traffico. Durante tutta la notte, lungo le strade ed in alcuni palazzi si svolgono numerosi spettacoli teatrali, musicali, artistici, e culturali. La prima edizione, organizzata nel [[2008]], ha fatto registrare oltre 40.000 presenze.<ref>{{Cita web|1=http://www.nottedeglimperiali.it/|accesso=24 agosto 2009|titolo=Sito dedicato alla Notte degli Imperiali|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090809224548/http://www.nottedeglimperiali.it/|dataarchivio=9 agosto 2009|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Fiera Nazionale dell'Ascensione]]: organizzata su volere della famiglia Imperiali agli inizi del Settecento, in seguito fu progressivamente trascurata, fino a quando, nel [[1929]], il [[podestà (fascismo)|podestà]] Pompeo Pisciotta decise di riorganizzarla. Divenuta terzo polo fieristico regionale (dopo [[Bari]] e [[Foggia]]), la fiera dell'Ascensione è l'esposizione campionaria più importante dell'area jonico-salentina, capace di attrarre aziende da tutto il [[Mezzogiorno d'Italia]].
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
{{Vedi anche|Sviluppo urbanistico di Francavilla Fontana}}
[[File:Centro storico Francavilla scorcio.JPG|thumb|left|upright|Uno scorcio del centro storico]]
 
Il nucleo originario di Francavilla si è sviluppato attorno alla Chiesa Matrice, il luogo del ritrovamento dell'icona della Madonna,<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.18.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> e grazie alle larghe franchigie concesse da [[Filippo I d'Angiò]] il villaggio crebbe notevolmente in poco tempo. Con il passare dei secoli le case dei francavillesi venivano costruite sempre più in modo ordinato, lungo assi ben definiti. Durante il periodo degli Imperiali vennero sviluppati nuovi borghi (visto che la popolazione continuava a crescere) mediante la costruzione di strade a sviluppo regolare.<ref name="Clavica p.28"/> Con [[Michele Imperiali (junior)|Michele Imperiali]] ci fu il prolungamento fino ai Carmelitani della via omonima e fu costruito il nuovo Borgo Casalicchio; dopo di lui i suoi discendenti continuarono il suo lavoro seguendo la stessa linea e creando una città dalle strade dritte e regolari, tanto da essere definita da [[Cosimo De Giorgi]] la "Torino della Japigia".<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.67.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref>
 
Durante l'Ottocento non ci furono varie modifiche nell'assetto urbanistico e nel [[1838]] l'abitato scavalcò le mura settecentesche.
Dopo la creazione del tronco ferroviario che collegava Taranto a Brindisi ([[1907]]) la città si sviluppò verso sud in modo da non lasciare la stazione ferroviaria isolata.
 
Nella prima metà del [[XX secolo|novecento]] alcune porte cittadine e tratti delle mura settecentesche furono demolite per lasciar spazio alle abitazioni e agevolare il traffico (fenomeno che, tra l'altro, era già iniziato precedentemente).<ref>{{Cita|Clavica, Poso|p.42.|Clavica, Poso, 1990}}</ref>
Negli ultimi cinquant'anni la città si è estesa in tutte le direttrici, creando nuovi quartieri e continuando ad espandersi prevalentemente in direzione nord-est.<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p.73.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref>
 
=== Suddivisioni storiche ===
 
Stando allo [[statuto comunale]], il comune è suddiviso in 18 rioni: Ascoli, Borgo Croce, Cappuccini, Casalvetere, Cavallerizza, Cretarossa, Graziosa, Lavaturo, Paludi, Peraro, Peschiera, Pozzi del Carmine, Roccella, San Biagio, Sant'Eligio, San Lorenzo, San Salvatore, San Sebastiano.<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=2.htm&anno=xxxi&num=77|accesso=24 ottobre 2010|titolo=Modifiche allo Statuto Comunale pubblicato nel B.U. n. 89 del 9-5-1992 - Regione Puglia|urlmorto=sì}}</ref> Molti di essi riprendono gli antichi nomi dei casali che, unendosi nel Medioevo, diedero vita all'attuale città.
 
=== Frazione ===
[[File:Masseria Tredicina FF.JPG|thumb|Una Masseria]]
 
Oltre alle varie contrade circostanti presenti nel territorio (che identificano la presenza di grandi [[masseria|masserie]] private), Francavilla ha come unica frazione il centro rurale di Bax Capece. È un centro molto piccolo (le case infatti ruotano principalmente attorno ad una piazzetta) e conta 124 abitanti.<ref name="Bax Capece"/> Dal comune capoluogo dista poco più di 6 chilometri. A pochi metri dalla frazione vi è una stazione ferroviaria gestita dalle [[Ferrovie del Sud Est]].<ref name="Bax Capece"/>
 
== Economia ==
{{Vedi anche|Economia della Puglia}}
 
=== Agricoltura ===
[[File:Albero di Olea Europea - Ceglie Messapica (Puglia).jpg|thumb|Un olivo secolare:se ne contano a centinaia nella campagna francavillese]]
 
Il settore agricolo è quello che occupa maggior numero di lavoratori e sfrutta una superficie di 12.170,60 [[Ettaro|ettari]].<ref name="annuario">{{Cita web|titolo=Annuario statistico regionale Puglia 2004|accesso=1º luglio 2009|http://www.istat.it/istat/eventi/2006/annuariopuglia/volume/AGRICOLTURA.htm}}</ref> Si basa principalmente sulla coltura dell'[[Olea europaea|olivo]], della [[Vitis|vite]], del [[Nicotiana tabacum|tabacco]], di vaste coltivazioni [[orticoltura|ortive]], del [[Prunus avium|ciliegio]] e del [[Prunus dulcis|mandorlo]], che serve per la produzione delle famigerate [[Mandorla riccia di Francavilla Fontana|mandorle ricce]]. Gli agricoltori, inoltre, non risentono pesantemente degli effetti causati dai periodi di siccità perché possono prendere l'acqua dalle numerose acque sorgentizie.<ref>{{Cita web|url= http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/Gdm_citta_e_paesi_contenuto.php?IDCategoria=2333|accesso= 25 giugno 2009|titolo= Francavilla Fontana- La Gazzetta del Mezzogiorno|urlmorto= sì}}</ref> Nel territorio è molto attivo anche l'allevamento di [[Ovis|ovini]], [[Sus domesticus|suini]] e [[Caprinae|caprini]].
 
=== Industria ===
 
Francavilla, grazie alla sua posizione geografica favorevole (che ha anche permesso di candidarsi a sede naturale di un [[interporto|centro di carico intermodale]]), ha avuto negli ultimi decenni un discreto sviluppo nei rami dell'[[industria]] e del commercio.<br />
Sono presenti sul territorio del comune 409 attività industriali, attive nei settori dell'alimentare, dell'abbigliamento, della meccanica leggera e delle costruzioni, che dichiarano complessivamente 1.301 addetti, pari al 20,96% della forza lavoro occupata.<ref name="Cenni occupazionali">{{cita web|url=http://puglia.indettaglio.it/ita/comuni/br/francavillafontana/francavillafontana.html|titolo=puglia.indettaglio.it - Francavilla Fontana (cenni occupazionali)|accesso=1º luglio 2009|31-05-2009}}</ref>
Il commercio rappresenta, dopo l'agricoltura, il ramo di attività più cospicuo e può contare sull'organizzazione di varie mostre e fiere durante l'anno, la più importante delle quali è la [[Fiera Nazionale dell'Ascensione]]<ref name="Sito Fiera dell'Ascensione" />.
 
=== Servizi ===
 
I servizi sono garantiti da 1.186 attività che dichiarano 1.908 addetti, pari al 30,74% della [[Tasso di attività|forza lavoro]] occupata, altre 524 attività di servizio con 1.332 addetti pari al 21,46% della forza lavoro occupata e 114 attività amministrative con 1.666 addetti pari al 26,84% della forza lavoro occupata.<ref name="Cenni occupazionali"/>
 
=== Turismo ===
 
Francavilla non gode di un importante flusso turistico nazionale o estero, non avendo sul suo territorio caratteristiche peculiari. Oltre a varie manifestazione che si svolgono durante tutto l'anno,<ref>{{Cita web|1=http://www.adsi.it/allegati/cortili_aperti.pdf|accesso=11 luglio 2009|titolo=Iniziativa "Cortili Aperti 2006"|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120213041428/http://www.adsi.it/allegati/cortili_aperti.pdf|dataarchivio=13 febbraio 2012|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url= http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=47677|accesso=11 luglio 2009|titolo= Iniziativa "Città aperte e spiagge aperte 2009"}}</ref> una delle poche voci turistiche per la città è rappresentata dai riti della Settimana Santa. Per una maggiore sponsorizzazione del territorio sono stati istituiti in città l'Azienda di Promozione Turistica (APT)<ref>{{Cita web|1=http://www.pugliaturismo.com/APTbrindisi/default.htm|accesso=11 luglio 2009|titolo=Elenco APT della provincia di Brindisi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091023064135/http://www.pugliaturismo.com/APTbrindisi/default.htm|dataarchivio=23 ottobre 2009|urlmorto=sì}}</ref> e l'ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT).<ref>{{Cita web|1=http://www.giulianovaweb.it/Giulianova_e_dintorni/Italia/Puglia/Iat_pug/iat_brindisi.htm|accesso=11 luglio 2009|titolo=Elenco IAT della provincia di Brindisi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130405000013/http://www.giulianovaweb.it/giulianova_e_dintorni/italia/puglia/Iat_pug/iat_brindisi.htm|dataarchivio=5 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
 
Già dal periodo romano la città si trovava a poca distanza dalla [[Via Appia Antica|Via Appia]], la strada che allora collegava [[Roma]] a [[Brindisi]].
 
[[File:SS7-Francavilla F.na.JPG|thumb|SS7 nei pressi di Francavilla]]
 
=== Strade ===
 
Francavilla è collegata con varie strade provinciali ai centri limitrofi. Tra le più importanti: la SP54, che la collega con [[Manduria]]; la SP53, che la collega con [[Sava (Italia)|Sava]]; la ex SS603, che la collega con [[Carosino]] e la SP26, che la collega con [[Ceglie Messapica]]; SP28 che collega Francavilla Fontana ad [[Ostuni]].
Francavilla, inoltre, è toccata a nord dalla [[Strada statale 7 Via Appia|SS7]], a doppia corsia per senso di marcia, che collega [[Taranto]] a [[Brindisi]].
 
=== Ferrovie ===
{{Vedi anche|Stazione di Francavilla Fontana}}
 
La città ha una sola stazione ed è toccata sia dalle linee [[Trenitalia]] che dalle [[Ferrovie del Sud Est]] (linea [[Ferrovia Martina Franca-Lecce|Bari SE-Martina Franca-Lecce]]).
 
=== Mobilità urbana ===
 
Il trasporto pubblico urbano è gestito dalla [[STP (Brindisi)|STP Brindisi]] e composto da due linee circolari e da corse dedicate nel periodo scolastico; le corse annue garantite sono circa 28.000.<ref>{{cita web|url=http://www.stpbrindisi.it/pagina.php?ID=30|titolo=STP Brindisi - TPL comuni|accesso=1º luglio 2009|4=23-04-2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090402000913/http://www.stpbrindisi.it/pagina.php?ID=30|dataarchivio=2 aprile 2009}}</ref> Le zone raggiunte sono tutte quelle principali della città, tra cui: Contrada Bax, USL, Stazione, [[Zona 167]], Cimitero.<ref>{{cita web|url=http://www.stpbrindisi.it/public/Schedaorari_18.pdf|titolo=Autoservizio urbano di Francavilla - Scheda orari|accesso=1º luglio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119211042/http://www.stpbrindisi.it/public/Schedaorari_18.pdf|dataarchivio=19 gennaio 2012}}</ref>
 
Sempre la [[STP (Brindisi)|STP Brindisi]] garantisce i collegamenti con tutti i centri limitrofi, tra cui: [[Brindisi]], [[Latiano]], [[Mesagne]], [[Oria]], [[San Michele Salentino]], [[San Vito dei Normanni]], [[Taranto|Taranto (zona industriale)]] e [[Villa Castelli]].<ref>{{cita web|url=http://www.stpbrindisi.it/public/Schedaorari_40.pdf|accesso=13 giugno 2009|titolo=Autoservizi extraurbani da Francavilla - Scheda orari|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090816050114/http://www.stpbrindisi.it/public/Schedaorari_40.pdf|dataarchivio=16 agosto 2009}}</ref>
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Attanasi |Inizio = 16 gennaio 1987 |Fine = 2 luglio 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Attanasi |Inizio = 2 luglio 1990 |Fine = 22 maggio 1992 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vincenzo Della Corte |Inizio = 16 luglio 1992 |Fine = 24 aprile 1995 |Partito = [[Democrazia Cristiana]], [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Luigi Varratta |Inizio = 13 dicembre 1995 |Fine = 24 giugno 1996 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec
| 17 novembre [[1996]]
| 13 maggio [[2001]]
| Vincenzo Della Corte
| [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
| [[Sindaco]]
|
}}{{ComuniAmminPrec
| 13 maggio [[2001]]
| 28 maggio [[2006]]
| Vincenzo Della Corte
| [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
| [[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 28 maggio [[2006]]
| 8 maggio [[2008]]
| Giuseppe Marinotti
| [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
| [[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 8 maggio [[2008]]
| 22 giugno [[2009]]
| Maria Antonietta Olivieri
|-
| [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 22 giugno [[2009]]
| 17 aprile [[2013]]
| Vincenzo Della Corte
| [[Il Popolo della Libertà]]
| [[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 17 aprile [[2013]]
| 10 giugno [[2014]]
| Maria Rita Iaculli
|-
| [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|10 giugno [[2014]]
|29 novembre [[2017]]
|Maurizio Bruno
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|29 novembre [[2017]]
|27 giugno [[2018]]
| Guido Aprea
|-
| [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 giugno [[2018]]
|-
|Antonello Denuzzo
|[[Liste Civiche]]
|[[Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La principale squadra di calcio cittadina è la [[Virtus Francavilla Calcio]]. Fondata nel 2007 col nome di Salento Francavilla, poi mutato in Imperial Francavilla e nel 2011 in Virtus Francavilla, ha assunto l'attuale denominazione dopo la fusione avvenuta al termine della stagione agonistica 2013-2014<ref>[http://www.virtusfrancavillacalcio.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1595:presentazione-progetto-&catid=16:campionato&Itemid=127 Virtus Francavilla Calcio - Sito Ufficiale - Presentazione progetto<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> con lo storico club del Francavilla Calcio, fondato nel [[1946]], che prevalentemente disputò campionati a carattere regionale, gareggiando in [[Serie D]] nei campionati [[Serie D 2008-2009#Girone H|2008-2009]], [[Serie D 2009-2010#Girone H|2009-2010]] e [[Serie D 2010-2011#Girone H|2010-2011]]. Prima della fusione, le due compagini hanno militato entrambe nel campionato di Promozione pugliese 2012-2013 e nel campionato di [[Eccellenza Puglia 2013-2014]], conclusosi con la retrocessione del Francavilla Calcio e la successiva fusione fra le due società.
 
La Virtus Francavilla Calcio milita, dalla stagione 2016-2017, nel campionato di [[Serie C]], dopo aver vinto il campionato di [[Serie D]] Girone H nel 2015-2016. Nel 2014-2015 aveva vinto il [[Eccellenza Puglia 2014-2015|campionato di Eccellenza]], la [[Coppa Italia Dilettanti Puglia 2014-2015|Coppa Italia regionale]]<ref>{{cita web|url=http://www.figcpuglia.it/programmi/home.php?art=803|accesso=25 ottobre 2015|titolo=Coppa Italia alla Virtus Francavilla}}</ref> e [[Coppa Italia Dilettanti|quella nazionale]]<ref>{{cita web|url=http://www.figcpuglia.it/programmi/home.php?art=833|accesso=25 ottobre 2015|titolo=Puglia sul tetto d'Italia con il Francavilla}}</ref>.
 
Per quanto concerne il [[calcio femminile]], ha sede nel comune la società Vis Francavilla Fontana, fondata nel [[2001]]<ref>{{Cita web|1=http://www.visfrancavillacalcio.com/|accesso=7 luglio 2009|titolo=Sito del VIS Francavilla|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090204034819/http://www.visfrancavillacalcio.com/|dataarchivio=4 febbraio 2009|urlmorto=sì}}</ref> che ha raggiunto la [[Serie A2 (calcio femminile)|Serie A2]].
 
L'ASD Futsal Francavilla,<ref>{{cita web|1=http://www.futsalfrancavilla.it|accesso=19 marzo 2013|titolo=Sito del Futsal Francavilla Calcio a 5|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140311134012/http://www.futsalfrancavilla.it/|dataarchivio=11 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref> nata nel 2010, è iscritta al campionato di serie C2 di [[calcio a 5]]: in assenza di strutture sportive, la squadra disputa le partite interne a [[Montemesola]], presso il locale palazzetto dello sport.
 
=== Pallacanestro ===
[[File:Palazzetto dello sport Francavilla Fontana.jpg|thumb|Interni del palazzetto dello sport, con 1040 posti<ref>Si riescono a contare anche in quest'immagine: (8x20)x4+(5x8)x2.</ref>]]
La Basket Francavilla, già Libertas Basket Francavilla,<ref>{{Cita web|titolo=Sito ufficiale del Basket Francavilla|accesso=1º luglio 2009|http://www.francavillabasket.com/}}</ref> è la seconda società più antica della regione Puglia. Fondata nel [[1963]], ha raggiunto quale massima categoria il campionato di [[Serie B Dilettanti]].<ref>{{Cita news|url=http://www.senzacolonne.it/index.php?option=com_content&view=article&id=7106:il-francavilla-e-in-serie-b-in-citta-esplode-la-gioia&catid=97:basket&Itemid=290|titolo=Il Francavilla è in serie B, in città esplode la gioia|pubblicazione=Senzacolonne.it|accesso=1º giugno 2010}}</ref> Attualmente milita nel campionato di Serie C Gold.
 
Altra squadra di pallacanestro cittadina è l'ASD All Star Basket Francavilla, fondata nel [[2010]] e militante nel campionato di Serie D.
 
=== Atletica leggera ===
L'AS Team Francavilla e l'ASD Imperiali Atletica Francavilla sono le società locali di riferimento per l'atletica leggera.<ref>{{Cita web|titolo=Sito del Team Francavilla|accesso=1º luglio 2009|http://www.teamfrancavilla.it/}}</ref><ref> {{Cita web|https://www.imperialiatletica.it/}}</ref>
 
=== Impianti sportivi ===
{{vedi anche|Stadio Giovanni Paolo II (Francavilla Fontana)}}
Lo [[Stadio Giovanni Paolo II (Francavilla Fontana)|stadio comunale]], intitolato a [[Giovanni Paolo II]], è situato lungo la strada per [[Ceglie Messapica]]. Viene principalmente usato per il calcio. Il terreno di gioco è in [[erba sintetica]] e l'impianto è dotato di tre tribune, due delle quali coperte, per una capienza complessiva di 2 000 posti.<ref name="delibera">{{cita web|url=http://trasparenza.parsec326.it/repo/docs/D761/2000/95144_ATT_000073228_11065.pdf|titolo=CITTA` DI FRANCAVILLA FONTANA - PROVINCIA DI BRINDISI - COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE - Numero 171 del 13/06/2016|editore=trasparenza.parsec326.it|data=13 giugno 2016|accesso=17 agosto 2016|urlarchivio=https://archive.is/20160817020529/http://trasparenza.parsec326.it/repo/docs/D761/2000/95144_ATT_000073228_11065.pdf|dataarchivio=17 agosto 2016|urlmorto=no}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{Bibliografia|Argentina, 1994|Alessandro Argentina, ''Francavilla Fontana. Ricordi'', Levante, 1994. ISBN 88-7949-070-2}}
*{{Bibliografia|Argentina, 1970|Feliciano Argentina, ''La città natia'', Fasano, Schena, 1970. {{NoISBN}}}}
*{{Bibliografia|Basile, 2008|Vita Basile, ''Gli Imperiali in terra d'Otranto. Architettura e trasformazione urbane a Manduria, Francavilla Fontana e Oria tra XVI e XVIII secolo'', Galatina, Congedo, 2008. ISBN 88-8086-751-2}}
*{{Bibliografia|Clavica, Jurlaro, 2007|Fulgenzio Clavica e Rosario Jurlaro (a cura di), ''Francavilla Fontana'', Milano, Mondadori Electa, 2007. ISBN 978-88-370-4736-8.}}
*{{Bibliografia|Clavica, Poso, 1990|Fulgenzio Clavica e Regina Poso (a cura di), ''Francavilla Fontana. Architettura e immagine'', Galatina, Congedo, 1990. ISBN 88-7786-339-0.}}
*{{Bibliografia|Coco, 1988|Primaldo Coco, ''Francavilla Fontana nella luce della storia'', Galatina, Congedo, 1988. ISBN 88-7786-088-X}}
*{{Bibliografia|Corvino Forleo, 1988|Maria Corvino Forleo, ''Da quelle antiche voci: Francavilla Fontana. I suoi uomini, la sua cultura'', Schena, 1988. {{NoISBN}}}}
*{{Bibliografia|Marinazzo, 2000|Angela Marinazzo, ''Viaggio in terra di Brindisi. Turismo, storia, arte, folklore'', [[Mario Adda Editore]], 2000. ISBN 88-8082-408-2.}}
*{{Bibliografia|Martucci, 1990|Giorgio Martucci, ''Il Santuario di Santa Maria della Croce'', Manduria, Convento S. Antonio, 1990. {{NoISBN}}}}
*{{Bibliografia|Palazzo, 1974|Donato Palazzo,'' Le società operaie di mutuo soccorso. Studio di un campione: Francavilla Fontana'', Manduria, Lacaita, 1974. {{NoISBN}}}}
*{{Bibliografia|Palumbo, 1901|Pietro Palumbo, ''Storia di Francavilla Fontana'', Arnaldo Forni, 1901. {{NoISBN}}}}
*{{Bibliografia|Pozzessere, 2006|Giovanni Pozzessere, ''Arte nostra. Operatori d'arte in Francavilla (1)'', F&D, 2006. ISBN 88-902227-3-5}}
*{{Bibliografia|Ribezzi Petrosillo, Clavica, Cazzato, 1995|Vittoria Ribezzi Petrosillo, Fulgenzio Clavica, Mario Cazzato (a cura di), ''Guida di Francavilla Fontana. La città degli Imperiali'', Galatina, Congedo, 1995. ISBN 88-8086-102-6}}
*{{Bibliografia|Rodia, 1997|Alessandro Rodia, ''Francavilla Fontana, la città dei "Pappamusci"'', Locorotondo, 1997. ISBN 978-88-86657-03-7}}
*{{Bibliografia|Schiavilla, 2014|Cleto Schiavilla, ''Lo sconosciuto Napoleone. Un insorgente dimenticato. Dalle Langhe alla Terra d'Otranto'', prefazione di Mauro Della Ferrera, Boves, Araba Fenice, 2014, ISBN 978-88-66172-36-9.}}
*{{Bibliografia|Touring club italiano, 1978|Touring club italiano, ''Da Taranto a Brindisi'', in ''Puglia'', 4ª ed., Touring Editore, 1978. ISBN 88-365-0020-X.}}
* Giorgio Martucci, ''La B.V. della Consolazione e i Cinturati'', Ediz. Biblioteca diocesana "Kalefati", Oria, 1988.
*[https://web.archive.org/web/20170331211857/http://www.culturaservizi.it/vrd/files/ZG1963_Primaldo_Coco%20(I%20parte).pdf P. A. Primaldo Coco], 1962
 
== 'Ndruche pure ==
* [[Torre de l'Antogliette]]
* [[Dialette brinnesine]]
* [[Pringipate de Tarde]]
* [[Imperiale (famigghie)]]
* [[Messape]]
* [[Papa Cire]]
* [[Pianure salendine]]
* [[Strade provingiale d'a provinge de Brinnese]]
* [[Gravine (geologgije)]]
 
== Otre pruggette ==
{{interprogetto|q=Frangaville Fundane}}
 
== Collegaminde fore a Uicchipèdie ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
* {{cita web|http://www.brindisiweb.com/provincia/francavilla/|Descrizione ed immagini di Francavilla Fontana su Brindisiweb.com}}
* {{cita web|http://www.itriabarocco.net/web/guest/home|Viaggio nell'area del barocco pugliese}}
 
{{Francavilla Fontana}}
{{Provinge de Brinnese}}
{{Salento}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Category:Comune d'a provinge de Brinnese]]
[[Category:Comune d'a Pugghie]]
[[Categoria:Francavilla Fontana| ]]